venerdì 29 dicembre 2006

Buon anno fratello buon anno davvero e spero

sia bello sia bello e leggero

che voli sul filo dei tuoi desideri

ti porti momenti profondi e i misteri

rimangano dolci misteri

che niente modifichi i fatti di ieri

ti auguro pace risate e fatica

trovare dei fiori nei campi d'ortica

ti auguro viaggi in paesi lontani

lavori da compiere con le tue mani

e figli che crescono e poi vanno via

attratti dal volto della fantasia

buon anno fratello buon anno ai tuoi occhi

alle mani alle braccia ai polpacci ai ginocchi

buon anno ai tuoi piedi alla spina dorsale

alla pelle alle spalle al tuo grande ideale

buon anno fratello buon anno davvero...

che ti porti scompiglio e progetti sballati

e frutta e panini ai tuoi sogni affamati

ti porti chilometri e guance arrossate

albe azzurre e tramonti di belle giornate

e semafori verdi e prudenza e coraggio

ed un pesce d'aprile e una festa di maggio

buon anno alla tua luna buon anno al tuo sole

buon anno alle tue orecchie e alle mie parole

buon anno a tutto il sangue che ti scorre nelle vene

e che quando batte a tempo dice andrà tutto bene

buon anno fratello e non fare cazzate

le pene van via così come son nate

ti auguro amore quintali d'amore

palazzi quartieri paesi d'amore

pianeti d'amore universi d'amore

istanti minuti giornate d'amore

ti auguro un anno d'amore fratello mio

l'amore del mondo e quello di Dio...

(Jovanotti)


cartcap2-m

giovedì 28 dicembre 2006

piatta-forma

Da qualche giorno splinder non funziona bene (che novità eh?). Ieri ho scritto un post e me l'ha pubblicato dopo circa un'ora, e ancora stamattina non si vedevano i commenti aggiornati, e in più, novità di oggi, non riesco ad aprire la home del blog senza che mi reindirizzi ad un sito di pubblcità.

Ora, credo di aver quasi del tutto risolto questo ultimo inconveniente, perchè forse non è colpa di splinder (incredibbbbile!!!) ma di File lodge, anch'esso in manutenzione. Infatti togliendo la musica di sottofondo, il blog dovrebbe aprirsi regolarmente (datemene conferma, sempre che riusciate a commentare ehehehehhe).

In ogni caso, ho scritto una bella letterina a
redazione@splinder.com in cui ho esposto i miei problemi, che come ho già notato, non sono solo miei, (a tal proposito, giro la proposta di   Giarre).

Forse, se molti di noi scrivessero una mail a splinder....per lo meno ne avrebbero talmente le tasche piene da fare, forse, qualcosa.

mercoledì 27 dicembre 2006

E una è andata

E via! Natale è andato! E direi che è andato benissimo per quanto mi riguarda, visto che ero dalla mia mamma, con le mie sorelle e i miei nipotini, e ci siamo divertiti un sacco!

Un po' di regalini per i bambini, e per noi tanta serenità tutti insieme, senza contratture e sentendoci tutti a nostro agio.

Non credo che andrà così anche per capodanno, purtroppo, ma del resto... non si può avere tutto dalla vita no?

Grazie a tutti quelli che sono passati a lasciare un salutino in questi 2 giorni che sono stata "sconnessa". Oddio... sconnessa lo sono sempre a dire il vero.... ehehehhehehe

Buona pausa di festività a tutti!

domenica 24 dicembre 2006

Natale nel cuore

Scusate ma questa proprio non riesco a tenermela dentro.


"In merito alla richiesta di esequie ecclesiastiche per il defunto Dott.

Piergiorgio Welby, il Vicariato di Roma precisa di non aver potuto

concedere tali esequie perché, a differenza dai casi di suicidio nei quali

si presume la mancanza delle condizioni di piena avvertenza e deliberato

consenso, era nota, in quanto ripetutamente e pubblicamente affermata, la

volontà del Dott. Welby di porre fine alla propria vita, ciò che contrasta

con la dottrina cattolica (vedi il Catechismo della Chiesa Cattolica, nn.

2276-2283; 2324-2325). Non vengono meno però la preghiera della Chiesa per

l'eterna salvezza del defunto e la partecipazione al dolore dei congiunti".


Come ho già avuto occasione di dire in un commento, se Gesu Cristo nascesse oggi, fulminerebbe tutto quanto il clero, a partire dalla sua massima autorità, che si permette di dire cose del genere pensando che la gente sia ancora ignorante come nel medioevo.

Natale è nel cuore. Il clero ne è privo.

sabato 23 dicembre 2006

Il regalo più bello....

Il più bel regalo della mia vita l'ho ricevuto esattamente 9 anni fa, quando è nata mia figlia. Cercando di fare del nostro meglio, io e mio marito speriamo di insegnarle ad affrontare la vita nel migliore dei modi. Certo, fare i genitori è un lavoro molto duro e difficile, ma per ora devo dire che siamo stati fortunati, è una bambina intelligente, buona, sensibile ed educata. Speriamo che continui così.


Colgo l'occasione di questo post pre-natalizio per fare gli auguri a tutte le amiche e gli amici che leggeranno, dalle persone che conosco da parecchi anni e che di virtuale ormai han ben poco, essendo molto reali nella mia vita, e che ancora mi sopportano dopo tutto questo tempo, alle persone che ho avuto la fortuna di conoscere (e che sto ancora conoscendo) in questo ultimo anno.

Ognuno di voi sa che vi porto sempre nel cuore, anche se siamo lontani.

E a tutti.... Buon Natale di cuore!

giovedì 21 dicembre 2006

Fregata!!!!!!

Ieri pomeriggio ho fregato la collega bionda (che da oggi chiamerò più semplicemente M.D. dal famoso libro del grande cetaceo bianco ihihihihihi). Avrei dovuto fare il mio solito rientro settimanale, lei lo fa di lunedi, solitamente. Ma, avendo io la bimba ancora convalescente (e soprattutto mia suocera in mezzo ai piedi), e sapendo che lei, come quasi tutte le settimane, ieri mattina avrebbe detto la solita frase: "quasi quasi oggi mi fermo, ho un sacco di roba da fare..." . Frase che io aspettavo per prendere al volo l'occasione di non fare rientro eheheheheheh.

Martedi avevo già preavvisato il capo, infatti, dicendogli che lei sicuramente ieri avrebbe detto la fatidica frase, e che io le avrei risposto candidamente (così come ho effettivamente fatto): "Ah, ti fermi oggi? Bè, allora io ne approfitto e vado a casa, visto che ho la bimba che non sta ancora bene....".

Ci è rimasta di sasso! Ha detto: "Ma come, vai a casa! Io ho detto che mi fermavo perchè c'eri anche te!".

Ah, poi altra novità... stamattina è arrivata con un pacchettino per tutti, come regalo di Natale; un angioletto da appendere con un sonaglino.

Ho ringraziato, ma siccome non sono bigotta e non mi frega un bel niente che a Natale bisogna esser più buoni, non cambio idea su di lei, anche se mi ha fatto il regalo.

mercoledì 20 dicembre 2006

Convinzioni radicate

Un commento ad un post che ho letto stamattina mi ha fatto pensare a questo. Ci sono delle convinzioni radicate in ciascuno di noi, alcune personali, ma, come in questo caso specifico, anche a livello generale.

Il dare per scontato che alcune cose debbano essere per forza in un certo modo, magari senza neanche sapere di cosa si parla.

Esempio: "Chi ha un impiego statale non fa  niente!"

La mia risposta tipica, e non solo per questo esempio, è: "ma te che ne sai?". Io non sono abituata a fare affermazioni su cose che non conosco, anche se "così si è sempre detto".

Bè, io ho un impiego statale.... Di certo non mi ammazzo di lavoro, visto che non lavoro in miniera, ma ho il mio bel daffare. E credo che come in tutti i lavori ci sia il tempo (che nelle "aziende" private chiamano PAUSA) per farmi i cavoletti miei. Ciò non vuol dire che non faccio nulla tutto il giorno.

Certo, come in tutti i tipi di lavoro, statale o privato che sia, trovi la persona singola che non fa un tubo e si imbosca. So per certo che è così anche nel privato perchè ci ho lavorato 5 anni e avevo il tempo per tutto, e naturalmente, avevo anche colleghi che non facevano una emerita cippalippa, ma alla fine del mese prendevano lo stipendio magari più alto del mio!

Però, perchè l'essere fannullone deve sempre essere per forza associato al lavoro statale?

Messaggino per chi è convinto che gli statali non fanno niente: venite da me a vedere (solo a vedere eh), e vi renderete conto!

Alla prossima, con altri esempi....

lunedì 18 dicembre 2006

idea guadagno

Sapete che mi è capitato sabato?

Mi son fermata al supermercato per comprare alcune cose urgenti. Ho preso il carrello, come al solito, usando le 10 lire che tengo appositamente in macchina.

Mi son soffermata qualche minuto nel reparto giocattoli (avevo ancora da comprare un paio di pensierini per i miei cuginetti), lasciando il carrello, ancora vuoto, nel corridoio.

Dopo aver scelto un paio di macchinine, riprendo il mio carrello e faccio la spesa, con calma. Pago, arrivo alla macchina, carico le borse e riporto il carrello a posto.

Inserisco il carrello e... zac! invece delle 10 lire che ci avevo messo io, ci trovo 1 euro!

Oh mamma! Allora devo aver preso il carrello di qualcun altro! Mi son guardata intorno,  ma non c'era nessuno che mi stava maledicendo, e ripensandoci... quando ho ripreso il carrello nel corridoio, c'era solo il mio, quindi... probabilmente qualcun altro ha fatto come me, ma al momento di riprendere il carrello ha preso il mio invece del suo.

Bè...praticamente, e soprattutto involontariamente, ci ho guadagnato....oddio quanto ci ho guadagnato? direi 1 euro tondo tondo!

Però.... ci ero affezionata.... e ora dove la ritrovo un'altra moneta da 10 lire da usare per il carrello?

sabato 16 dicembre 2006

paranoia natalizia

Comunico ufficialmente che da stasera ha inizio la mia solita paranoia natalizia.

A me il Natale piacerebbe come festa, se solo potessi trascorrerla come desidero io. Come tutte le feste l'ideale sarebbe poter stare in compagnia delle persone care, quelle con cui si è a proprio agio, dove non ci sono tensioni di alcun genere.

Purtroppo per me non è così. Il Natale diventa un incubo quando, pur cercando di organizzare le cose in modo da stare tranquilli e non essere in alcun modo tesi, tutto all'improvviso crolla, e mi ritrovo a fare tutto quanto mi da fastidio, con le persone che mi mettono a disagio alla minima occasione.

Quest'anno stavo appunto cercando di orientare le feste natalizie in modo da starcene tranquilli, io, il coniuge e la bimba, lontano da tutto e da tutti. Una situazione idilliaca.

Chiaramente, stasera, crollato il tutto. E io comincio ad entrare nella spirale della paranoia. E quello che potrebbe essere un periodo sereno, rilassante e divertente, diventa un periodo invivibile, che mi rende nervosa, triste e insopportabile. Sono totalmente incompresa....

Così devo assolutamente studiare un modo per alleggerire un clima che prevedo tragico...

 Vorrei addormentarmi stasera e svegliarmi il 7 di gennaio....

O forse... basterebbe che per una volta potessi decidere io con chi stare....

venerdì 15 dicembre 2006

Bar Sport

Era l'estate del.... (boh! son smemo), credo l'89 o '90. Avevamo preso in affitto un monolocale in una amena località sul lago Maggiore. Eravamo io, mio marito (che era ancora fidanzato), sua sorella e le mie due sorelle. Monolocale non grande, ma con una terrazza immensa. Insomma, tutti insieme appassionatamente.

Trascurando il fatto che ho scoperto quell'anno che il lago mi rende molto nervosa (tutta quell'acqua ferma....bah), è stata una vacanza divertente.

Un paio di episodi: un pomeriggio la mia sorella più sfigata, ha schiacciato col piede nudo una vespa. Dopo 1 ora aveva un piede da elefante, così siam partiti alla ricerca di un pronto soccorso, che non abbiamo trovato (e sennò che sfiga è!). L'unica cosa che abbiamo trovato è stato un ospedale geriatrico (ihihihihihihi), dove abbiamo trovato un medico che ha risolto la cosa in pochissimo tempo. E' stato divertente perchè poi, per tutta la vacanza, abbiamo preso in giro mia sorella con battutine varie sull'età.

E poi, un giorno, son venuti a trovarci 2 amici di mio marito (che sono parecchio fuori di testa). Arrivano con uno scatolone enorme (praticamente ha quasi riempito il monolocale), dicendo che erano dei "regali" per noi.

Dentro c'erano: un imbuto enorme in alluminio, un innaffiatoio da 50 litri sempre in alluminio, 2 mestoli e 2 pentole, credo da ristorante, o da mensa militare, non saprei, perchè erano grandissimi, una canna di gomma da 30 metri, un cappello da alpino, e poi non ricordo più.

In fondo, sepolto da tutto quanto (quindi abbiamo dovuto svuotare lo scatolone per prenderlo), c'era il libro di Stefano Benni "Bar Sport".

Dopo aver passato una giornata bellissima tutti insieme, alla sera ci siamo seduti in terrazza a leggere dei pezzi del libro. L'amico M. che è un fantastico animale da palcoscenico, ha letto l'episodio dei "gatti da bar", interpretando i vari tipi di gatto. Ho pianto dal ridere, letteralmente, e ancora ora, quando ci penso, mi sganascio.

Vi consiglio di leggere questo libro, se volete rasserenarvi. E nel post di seguito troverete lo stralcio del libro.

I gatti da bar

 Ecco qui lo stralcio dal libro "BAR SPORT" di Stefano Benni.


barsport

I gatti da bar


Il trippone: Gatto gigantesco, di colore scuro, che sta sempre su una sedia come un sacco di cemento. I clienti del bar lo spostano in continuazione con sforzi inauditi. Nessuno l'ha mai visto muoversi di sua iniziativa. Clamoroso il caso di un gatto di un bar di Casalecchio, detto Carnera, il quale continuò a passare da una sedia all'altra per quindici giorni, benchè fosse regolarmente morto: nessuno s'era accorto della differenza.


L'affamato: Gatto esangue e magrissimo, con una batteria di costole in bella evidenza. Appena vede del cibo miagola con tutte le forze; mangia avanzi enormi e si strangola. Vive in tribù di venti esemplari, con a capo una vecchina baffuta.


Lo sportivo: E' un gatto che balza su tutto quello che si muove, vi addenta la cravatta, vi ribalta il caffè, si fa le unghie nei calzini. Persiste nell'atteggiamento anche a venti anni gatteschi, corrispondenti ai centoventi umani. A volte porta scarpe da tennis. Per la sua mancanza di serietà, vola spesso fuori dal bar, sdove travestendosi da micino sperduto trova subito un'altra sistemazione e ricomincia a rompere.


L'infortunato: Questo gatto è specialista nel mettere alla prova le sue famose sette vite. Va sotto una macchina in media due volte al giorno, alla mattina e alla sera presto. Cammina ondeggiando in tutte le direzioni perchè ha solo tre gambe, di cui due sciancate e la terza a metà pancia. S'azzufa con tutti i cani, per cui è quasi privo di orecchie e di baffi, ha un occhio chiuso e l'altro balengo, e la testa pelata. La coda è lunga un centimetro, ma riesce ugualmente a farsela pestare. Mentre cammina, perde i pelo e anche altre parti. A volte questi gatti fondano delle società, in cui mettono in comune i pezzi a disposizione e li montano e li smontano a piacere. Quello che va a caccia di topi prende tutte e quattro le zampe, mentre altri due restano a letto con una zampa a testa, tutti pelati perchè il pelo l'ha tutto addosso un quarto gatto che aveva da fare con una gatta...

mercoledì 13 dicembre 2006

tornado

Perchè tornado, vi chiederete.... e lo so io perchè, mannaggia!!!


La mia bimba ha avuto nei giorni scorsi un po' di febbre, per cui ho avuto la bella occasione di avere mia suocera in casa mia per mezza giornata.

A parte il fastidio di sapere che lei è a casa mia senza di me, e quindi avrà frugato nei cassetti, sistemando la roba di "suo figlio", ha "ordinato" la roba nel frigorifero, aprendo tutte boccette, scatolette e cose che ci ha trovato dentro, ha tolto dall'incarto gli affettati e li ha sistemati in un contenitore (tutti insieme, prosciutto cotto e crudo, e meno male che c'erano solo quelli). Poi ha cucinato, per lei e per mia figlia.

Risultato? Quando son tornata a casa dal lavoro ecco cosa ho trovato entrando in cucina.

Il pavimento tutto macchiato, una pila di piatti nel lavello, altri 3  piatti sul tavolo, con del cibo avanzato (chiaramente da buttare, e che lei invece sperava che mangiassi io), una pila di pentole e pentolini sporchi, sul fornello.  E come se non bastasse mi dice, candida: "Scusa,  ma ho rovesciato il sale! Sai, tu lo tieni sul riipiano ed era un po' in bilico, io l'ho preso e mi si è rovesciato! Ho pulito alla bell'e meglio, ma tu sicuramente riesci a pulire bene con l'aspirapolvere". Peccato che abbia dimenticato di dire che il barattolo del sale, se lei avesse chiuso il coperchio, non si sarebbe potuto rovesciare.

Insomma, per sistemare il tutto, ci ho messo 2 ore  buone. Ora capisco perchè quando vado a casa sua è sempre lì a pulire....

martedì 12 dicembre 2006

Ode al Nimesulide

Tu sei la consolazione

per le mie stanche e doloranti membra

soprattutto di notte

mi alzo, arrivo a fatica all'armadietto

allungo la mano e tu sei lì

che ammicchi,

sempre disponibile, immediato.

Han provato a sostituirti

han provato a darmi dei palliativi

tutto inutile, nessuno è alla tua altezza.

Han detto che tu fai male

che rovini il fegato,

ma oggigiorno cosa fa bene e cosa fa male?

Quel che fa bene è quello che fa stare bene.

E tu sei l'unico che mi riporta a ragionare

(per quanto la mia testa sia matta).

Ho scordato di chiedere a Babbo Natale

di portarmi in regalo una fornitura annuale....

Non vorrei che per farmi un dispetto

ti togliessero dal mercato.

lunedì 11 dicembre 2006

tra bimbi (con mamma/zia FCB)

"Ma lo sai che quando una mamma aspetta un bambino, quello che mangia la mamma lo mangia il bambino nella pancia?"


"Davvero???? Ma.....è masticato!!! Che schifo!!!!"


Questo è stato uno scambio di battute tra mia figlia e mio nipote (9 e 6 anni). Nulla da stupirsi credo, considerando che io, mamma e zia, sono completamente fuori. Volete una prova? Ecco qui.

Ho l'orologio da polso con il datario. Stamattina dovevo firmare una cosa mettendoci la data di oggi, guardo l'orologio e segno: Lunedi 10 dicembre.... la collega mi dice "no, guarda che oggi è 11". Io riguardo l'orologio, c'è proprio scritto 10, lunedi. Poi però, guardando il calendario a muro.... effettivamente devo darle ragione, è l'11 (mi fido a pelle della collega, vero?ihihihihih).

Quindi, morale? Che sono cecata, prima di tutto, e poi, visto che l'orologio lo guardo spesso, di notte e di giorno, possibile che il 1 dicembre non mi sono accorta che mi segnava il 31? Perchè se non lo sapete, novembre ha solo 30 giorni, ma il datario degli orologi da polso non ha ancora imparato la canzoncina (e pensare che io cerco di insegnargliela spesso eh, ma niente, son tonti sti orologi!):

30 giorni a novembre, con april giugno e settembre,

di 28 ce n'è 1,

tutti gli altri ne han 31!

sabato 9 dicembre 2006

Letterina

lettera7Caro Babbo Natale,

questo anno 2006 è stato un anno splendido, come del resto tutti gli anni che non sono bisestili (per fortuna ho ancora un paio d'anni di buono, prima di vivere qualche catastrofe).

Per questo ti ringrazio per avermi donato la serenità e tutto il resto che ti avevo chiesto il Natale scorso.

Per questo Natale e per l'anno che verrà non ti farò richieste banali e assurde come la pace nel mondo, o cose del genere.... Molto più egoisticamente, ma anche più sinceramente, ti chiedo, come sempre, salute e serenità per la mia famiglia, per gli amici, e in generale per tutti coloro che mi vogliono bene e che io amo.

Quest'anno si sono aggiunte molte altre persone alla lista, lo so, e anche per questo credo di doverti ringraziare, e anche se il tuo lavoro aumenterà, porta pazienza, ma fai il giro completo, mi raccomando.

E poi, se ti restasse del tempo, potresti fare in  modo che al risveglio il giorno di Natale io pesassi.... che so, 15 chili in meno? E magari fossi alta 15 centimetri in più?

Ok ok! Fai quello che puoi! Mal che vada continuerò la dieta (cambiandola, perchè questa non funziona proprio).

Bene, come sempre ti lascerò biscotti e latte sotto l'albero, ma ricorda, non cercare di passare dal camino, come hai fatto lo scorso anno, che poi ti sei incastrato e siamo dovuti venire sul tetto a prenderti. Il camino è chiuso!!! Ti lascio aperta una finestra in mansarda, così non fai fatica, ok?

Ti saluto ora. A presto! Baci baci

giovedì 7 dicembre 2006

Automatismi

La settimana scorsa, come tutti i venerdi pomeriggio, ho accompagnato mia figlia a lezione di pianoforte in conservatorio (studia da 3 anni circa). Siamo passate a prendere mio marito all'uscita dal lavoro e ci siamo avviati in centro, io alla guida.

Ad un certo punto invece di svoltare per fare la strada più breve, ho proseguito per la solita strada che faccio tutte le mattine per andare al lavoro. Mio marito mi guarda e mi dice: "Ma dove stai andando? La allunghi di qui!".

Risposta: "Ma che ne so dove sto andando? E' la macchina che ha il pilota automatico. Comunque quando siamo sullo Spalto prendo la strada giusta".

Arrivati allo Spalto.... proseguo ancora prendendo la strada per la mia sede di lavoro (ihihihihi).

Domanda di mio marito: "Ancora!!!! Ma non dovevi girare di là?".

Risposta: "Oh senti! Non ho impostato il percorso sul pilota automatico!".

Vabbè, tra sbuffi (di mio marito) e risatine (mie e di mia figlia), arriviamo finalmente a destinazione, con circa 10 minuti di ritardo rispetto al tempo che avremmo impiegato a fare la strada "giusta".

E se c'ho la macchina automatica, (o il cervello automatico), che ci posso fare? ehehehehehehe

martedì 5 dicembre 2006

Assenza forzata

ruf3


Avviso agli amici bloggers: chiedo scusa anticipatamente per la mancanza dai vostri blog, ma ho degli impegni lavorativi che mi terranno lontana dal pc per un paio di giorni, e a casa ho il pc fuori uso e non so quando riuscirò ad averlo di nuovo funzionante.

So che per voi non sarà una grave perdita  il non leggere le mie cretinate nei commenti, ma non gioite troppo... ritornerò presto e allora....ihihihihihihih


(l'immagine è gentilmente offerta dall'amico Alf)

lunedì 4 dicembre 2006

donna di spade

"Donna di spade" è un romanzo d'avventure al femminile che prende l'avvio in una aristocratica villa veneta ormai in rovina, dove la bella Carlotta è rimasta orfana, povera e sola. Il padre, da lei molto amato, era un libertino e spendaccione, e l'unica eredità che le lascia è la sua spada, che le aveva insegnato ad usare nel migliore dei modi.

La storia si sposta poi nella Prussia di Federico II e ancora, costretta a nascondersi sotto i panni maschili, nella Parigi Illuminista di fine '700.

Carlotta scoprirà quanto sia difficile e pericoloso far convivere le due anime della propria identità: quella femminile, a suo agio fra pizzi e ventagli, e quella maschile, felice di andarsene per il mondo e di incrociare la spada.

Ma quello che risalta da questo libro di Patrizia Carrano, è il carattere di questa donna "speciale", che con le sue ribellioni e i suoi abbandoni disegna un modo d'esser donna così moderno da risultare attualissimo.


Donna di spade - Patrizia Carrano - Ed. Rizzoli

sabato 2 dicembre 2006

Notizie da rinco

Rinco, o meglio Rincobacter, è uno dei miei più cari amici di chat, da anni ormai. Già solo il nick può dire tutto, è decisamente fuori come un aeroporto, ma essendo anche io nelle stesse condizioni, capirete bene che siamo perfettamente in armonia.

Mi ha mandato questa cosa divertente, e io la posto a nome suo.


IMPRESSIONANTE IL CERVELLO

Sneocdo uno sdtiuo dlel'Untisverià di Cadmbrige, non irmptoa cmoe snoo

sctrite le plaroe, tutte le letetre posnsoo esesre al pstoo

sbgalaito, è ipmtortane sloo che la prmia e l'umltia letrtea saino

al ptoso gtsiuo, il

rteso non ctona. Il cerlvelo è comquune semrpe in gdrao di decraifre

tttuo qtueso coas, pcherè non lgege ongi silngoa ltetrea, ma lgege la

palroa nel

suo insmiee... vstio?



Sneodco voi, csoa czazo si funamo a Cadmbrgie?

venerdì 1 dicembre 2006

Ma che cavolo....

Ma è mai possibile che ci siano persone che non hanno niente di meglio da fare che "dare consigli" senza che questi siano richiesti? Grrrrrrrrrrrrr.

Non sopporto le persone che, sotto forma di consiglio, cercando di imporre le proprie idee o le proprie decisioni in merito a qualcunque cosa.

Intanto, per prima cosa, ho un cervello ancora funzionante, anche se a modo suo, giusto o sbagliato che sia, e se non ti chiedo un parere, significa che la cosa mi va bene così com'è.

E se tu hai deciso cosa è bene e cosa è male per te, perchè deve esser così anche per me?

E poi... e poi niente, mi fa incazzare sta cosa e basta! Ognuno fa quello che gli pare!

Ohhhhh là!!!

giovedì 30 novembre 2006

Renè

Il mio papà si chiamava Renato, gli amici liguri però lo chiamavano Renè. Se n'è andato 10 anni fa e a me manca ancora moltissimo. E ieri sera stavo pensando che con lui facevo un sacco di cose che ora non faccio più. Non cose particolari o strane, ma cose semplicissime.

Io ho un carattere molto simile al suo. Lui era quasi sempre allegro, prendeva la vita guardando sempre la parte positiva delle cose, anche se ha avuto davvero una vita difficile. Era molto schietto,  di compagnia, gli piaceva confrontarsi sempre con gli altri e aveva un sacco di amici.

Io con lui guardavo in tv un sacco di sport: le partite di calcio (anche se tifavamo 2 squadre diverse, era lì il bello), il tennis, il nuoto. Ci piaceva discutere su tutto. Poi giocavamo a carte, giochi che tra poco manco mi ricorderò, visto che non ci gioco più. E poi la musica, lui ascoltava di tutto (e anche io) e poi si discuteva di quanto era bella quella canzone e quanto invece fosse noiosa e inutile quell'altra musica. Ricordo che gli piaceva Ruggeri, e invece quando ha sentito la canzone di Jovanotti, mi pare si chiami "Tempo", ha detto di tutto. Ho riso tantissimo. Mi sono divertita molto con mio padre, e ripensando a lui mi diverto ancora.

martedì 28 novembre 2006

Teoria della mezza mela

Conoscerete sicuramente la teoria della mezza mela, chiamata anche da molti, l'anima gemella.

Cioè, ognuno di noi è una mezza mela e ha una e una sola metà che combacia perfettamente.

I pareri discordanti possono essere in questo senso: c'è chi ritiene che le due metà debbano essere simili, o addirittura uguali, e chi invece ritiene che le due metà debbano essere una l'opposto dell'altra.


Io ho questa teoria, un po' personalizzata: io sono mezza mela, ho di certo una e una sola altra mezza mela che si combacia perfettamente con me, ma le similitudini devono essere solo quelle che servono a "incollare" le due parti, il resto deve essere "complementare" quindi diverso e a volte opposto, proprio per completare la mia metà. Insieme, credo che ci sia anche una "continuità" di tempo, tra le due mezze mele, diverse vite che si incrociano nei secoli, esistenze a volte vicine e a volte lontanissime e che non si incontreranno mai.


Capisco anche che sia difficile trovare questa unica mezza mela che ci completa, per questo tante e tante persone continuano a riprovarci e riprovarci e riprovarci. Oppure, non trovandola, ci si adatta un po' ad un'altra mezza mela, con cui si riesce comunque a vivere una vita serena.

E poi, succede anche che si abbia la possibilità e la fortuna di incontrare la propria mezza mela, rendersene conto e mantenere le cose così come stanno, senza stravolgere la propria vita, ma non riuscendo a fare più a meno della persona "trovata".

Oppure ancora (e questo è l'esempio che mi fa un po' arrabbiare) ci si incontra, ma uno dei due non si rende conto, almeno consciamente, di aver trovato la propria mezza mela...


Chi di voi ha trovato la sua mezza mela? O chi se ne è veramente reso conto di averla trovata?

sabato 25 novembre 2006

chi mi conosce meglio?

Facciamo anche questo giochino!


Vediamo chi conosce meglio questa strega smemo e completamente fuori di testa....


http://rifleman.altervista.org/friendtest/test.php?usr=zidora


Risultati giochino incipit

Finalmente la telefonata era arrivata. Anche se la attendeva, Marianna venne pervasa da un senso di inquietudine. "Signora, qui è l'ospedale. Abbiamo il referto della sua amniocentesi. Dovreste venire a parlare con il medico".

Marianna chiamò Giulio, e accarezzandosi la pancia, ripensò a 15 giorni prima, quando le bucarono la pancia per prelevare un po' di quel liquido in cui stava navigando il loro piccolino (o piccolina), che avevano tanto desiderato.

Si preparò, e silenziosamente, lei e Giulio si avviarono all'ospedale...


il fatto che l'avessero chiamata non preannunciava niente di buono. perche'non le avevano detto: signora tutto bene. Perche'andare. La preoccupazione saliva. Incessante. Ondate di panico la prendevano. Menomale che Giulio era vicino. Le aveva preso la amno e la sorreggeva. Ma non aveva detto niente. Evidentemente era preoccupato piu'di quello che dava a vedere (giarre)


...ansia e occhi lucidi il cuore batteva forte perchè quel piccolino era voluto e tanto desiderato ma si avviarono insieme uniti come forse non lo erano stati mai...si sedettero in sala d' attesa e mani nelle mani in silenzio... (monica)


“Giulio…” con aria persa, Marianna lo guardava negli occhi, cercando quella forza che in lei si stava esaurendo… “Non dir nulla amore, per favore” e i suoi occhi erano inspiegabilmente fermi e sereni…le trasmisero un calore quasi innaturale, sentiva l’energia passare attraverso i propri occhi e poi giù, verso il suo ventre… “andrà tutto bene, lo so…me lo sento…è una femmina, sai? La chiameremo Laura!” Marianna lo guardò quasi spaventata “Come fai a saperlo? Chi ti ha…? Sai qualcosa che non so? Dimmelo ti prego!” Giulio le stringeva la mano..era calda e morbida… “Ieri non avevo capito, oggi sì! Per strada ho incontrato una persona, un ragazzo di colore…mi ha dato una cosa, me l’ha data tra le mani sorridendo e senza chiedermi nulla…mi ha solo detto…non essere triste, Laura avrà un giardino da giocare, pieno di fiori profumati…” (marco mieloso)


cosi Marianna scoprì che Giulio si drogava.... (Black)


Il medico era un loro amico e questo li faceva sentire più tranquilli.

Così per alleviare la tensione, Giulio che lavorava da Calzedonia, disse a Marianna: "speriamo che sia femmina". E fu così che nacque la famosa pubblicità ... (passaggisegreti)


Interminabili. Interminabili le sembrarono quei pochi minuti che impiegarono con l'auto a percorrere i quattro chilometri che li separavano dall'ospedale; l'ascensore poi impiegò un'eternità a raggiungerli dal piano dove era ferma; ed altrettanto eterna le apparve l'attesa dell'arrivo al terzo piano, quel terzo piano dove avrebbe saputo il motivo per il quale era stata chiamata: quindici giorni era troppo poco, le avevano detto tre settimane almeno prima del responso.

Il medico, il primario del reparto ostetricia e ginecologia del nosocomio, li attendeva e li fece accomodare nel suo studio, con fare molto cordiale: tutto ciò la innervosiva ancor di più, pensando che non le avrebbe dato buone notizie ma sperando ardentemente di sbagliare. Il vaso sul tavolo del suo soggiorno. Il pensiero le corse al vaso del tavolo del suo soggiorno, quello che due volte si era rotto e che due volte aveva voluto risistemare, incollando i pezzi: i segni del vaso cui ho riattaccato i pezzi - aveva detto - sono i segni della sua storia, proprio come le rughe segnano il volto di una persona che fieramente ha vissuto tra mille difficoltà e ne è uscito sempre fuori. Così lei pensò che se le fosse andata male anche stavolta, già le era successo sei mesi prima, avrebbe riattaccato i cocci e ci avrebbe riprovato: proprio come il vaso. (matiga)


Ma a volte, dagli ospedali, chiama il piu' stupido e non si rende conto. Comunque e' andato tutto bene, nonostante l'ansia. (slasch)


si le comunicarono che era una bambina e che era sana. Forse Giulio si era fatto una canna, o aveva davvero incontrato un indovino, ma era vero. Andava tutto bene. Lei era così presa dalla gioia che si dimentico' persino di maltrattare chi aveva telefonato. Una bambina!!! Ma non gliela voleva dare questa soddisfazioen a Giulio. EH no, Laura come sua madre, quel nome vecchio e antico porprio non le piaceva, E poi al suocera, che palle, saccente, antipatica, insopportabile. E se poi la bambina le assomigliava. No No, un bel nome moderno, senza tanti ricordi. Che so Jessica, o Samantha, con l'acca, o perche'no, nahomi, naomi con l'acca. (giarre)


...e dato che s'era ormai deciso per un nome dal carattere esterofilo, la bimba fù chiamata mary....

HoiiiIII mariAA♪ ti amooOOO!! (Black)




GRAZIE A TUTTI!!! Siete stati molto ottimisti, e questo fa piacere. La storia vera purtroppo non è così positiva.....













venerdì 24 novembre 2006

Case editrici

Ma: stasera mi leggo il libro della Monica


Zi: ma daiiiii lo voglio anche iooooooo


Ma: è uscito oggi a bologna ci vado dopo


Zi: ok ci vado domani o stasera. Sì si, ci passo stasera, visto che devo andare in centro. Evvaiiii!!! Pappappero!!!


Ma: non so se sia uscito in contemporanea, ti conviene informarti, telefona prima

Zi: ah tanto un giro in libreria non costa nulla. Al massimo compro qualcos'altro.

La casa editrice qual è che non la ricordo? uhm.... "il fronte che russa"..... no, era una cosa simile....


Ma: fuoridallerotte


Zi: ah ecco


Ma: il fronte che russa? ihihihih Sei proprio FCB!


giovedì 23 novembre 2006

Giochino Incipit

Ecco, da buona BF9 e FCB2, mi son fatta trascinare in questo giochino....chiedo venia in anticipo...la fantasia mettetecela voi


Finalmente la telefonata era arrivata. Anche se la attendeva, Marianna venne pervasa da un senso di inquietudine. "Signora, qui è l'ospedale. Abbiamo il referto della sua amniocentesi. Dovreste venire a parlare con il medico".

Marianna chiamò Giulio, e accarezzandosi la pancia, ripensò a 15 giorni prima, quando le bucarono la pancia per prelevare un po' di quel liquido in cui stava navigando il loro piccolino (o piccolina), che avevano tanto desiderato.

Si preparò, e silenziosamente, lei e Giulio si avviarono all'ospedale...

mercoledì 22 novembre 2006

Piccola barza

Una signora incontra un vecchio amico, si salutano, convenevoli…lui le chiede come va e lei risponde “ non male, ma sono vedova, l’affitto è alto, le bollette care, lo stipendio modesto…”

Poi fa la stessa domanda a lui che risponde nello stesso modo.

Decidono di passare insieme il resto della vita, così avrebbero diviso a metà le spese e in fondo, in gioventù si erano piaciuti….

Traslocano, mettono a posto tutto, la sera vanno a letto:lui apre un libro e si mette a leggere, lei lo guarda perplessa poi gli fa “ io sono senza mutande!”

E lui” ora non cominciamo con le spese!!!!!!!!!!!!!!”

 

Restando in tema

Ho postato su Teletarlo, ma lo riporto anche qui, visto che ho già il sottofondo adatto...


Ieri pomeriggio io e mia figlia abbiamo visto "Lo Zecchino d'oro". Praticamente niente a che vedere con la trasmissione che vedevo io da piccola.

Mitico Zecchino d'Oro! Non me lo perdevo mai, e imparavo tutte le canzoni a memoria.

Ora, intanto è diventata una cosa tipo Sanremo, strutturata in più giorni, ieri facevano sentire solo "un'assaggio" delle canzoni. I bambini sono delle star. Bah!

Forse sarò io che vedo le cose in modo diverso, 35 anni fa le vedevo dal punto di vista della bambina, e ora le vedo dal punto di vista leggermente più adulto, però ho visto mia figlia, che si, cantava (ma lei canta sempre), ha seguito con interesse, ma non era "presa" come lo ero io alla sua età.

E poi, le canzoni! Mamma mia che razza di canzoni! Praticamente su non so quante, ne salvo due. Anche la fantasia degli autori secondo me si è smorzata nel tempo.

Resto comunque dell'idea che pur se i tempi son cambiati, i bambini son sempre bambini, e le cose semplici piacerebbero sicuramente di più.

lunedì 20 novembre 2006

pella e mammolo

Ho regalato ai miei due nipotini gemelli di 2 anni, maschio e femmina, 2 peluches: un cagnolino e una mucca.

Questa sera hanno voluto chiamarmi per dirmi che nomi hanno scelto. Colgo l'occasione per far notare anche la differenza di confidenza con il telefono da parte dei due sessi, in senso generale (alle donne piace parlare, anche al telefono, gli uomini, la maggior parte almeno, odiano il telefono).

Allora, suona il telefono, rispondo,  e mia sorella mi dice:

- ciao, senti qui mi stressano perchè vogliono assolutamente parlare con te e dirti come si chiamano gli animaletti che gli hai preso! Ti passo A. (la femminuccia)...

- Ciao gia Tata! Tome ttai, gia Tata?

- Ma ciao patatina! Io sto bene, tu come stai?

- Bene! andata tuola, fatto bagnetto. Tanolino tiama Mammolo!!!!

- Mammolo? Il cagnolino? Ma che bel nome! Brava!

- Sì! Dommito me ei

- Ha dormito nel tuo letto? E' stato bravo?

- Sì! bavo bavo! Dommito... passo L. (il maschietto)

- Sì! Grazie! Ciao patata! baci baci

- Ponto? a gia Tata? ciao! aletto chiama Pella!

- Ma ciao patatone! Il tuo animaletto si chiama Perla? Ma che animaletto è?

- Mucca! ..... (silenzio)....

- Patato? sei andato a scuola oggi? Ci sei? Non mi dici più niente?

- (mia sorella) si figurati! è già andato! c'ha mica tempo da perdere lui!

domenica 19 novembre 2006

a proposito di pubblicità

Un post di Slasch sulla pubblicità mi ha fatto venire in mente uno spot che ho visto qualche giorno fa, e che mi ha fatto pensare... Ma i pubblicitari sono proprio così di natura o sono gli studi che fanno che li rovinano? (senza offesa per chi fa questo lavoro, perchè ci sono delle pubblicità che sono indovinatissime e anche "logiche").

La pubblicità è questa: una elefantessa pubblicizza un deodorante per la casa, molto efficace in tutti gli usi di casa, tanto più per lei che ha per marito..... un millepiedi!

Pur premettendo che io ho poca fantasia, e considerando che posso arrivar a capire che il millepiedi userà molte scarpe e da qui l'odore forte da combattere con il deodorante per la casa, ma come può essere possibile un matrimonio tra un millepiedi e un'elefantessa??? (e ora vediamo i maliziosi e gli spiritosi con cosa se ne escono eh ihihihihihihihi).

sabato 18 novembre 2006

Chi ha più cervello lo usi

Odio questa frase! Specialmente perchè mi viene detta sempre quando sono incazzatissima, e con questo intento (cretino a mio avviso): "se in una certa situazione, una persona dice delle cose stupide, false e cattive nei tuoi confronti, tu, che sei più intelligente, lascia perdere, fai finta di non sentirle, così non alimenti discussioni su discussioni".

Ora, logico che faccia piacere sentirmi dire che io sono più intelligente della persona a me contrapposta, ma siccome lo so da me che lo sono, com'è che mi faccia incazzare ancora di più questa frase? Ma come, l'altra persona, essendo stupida, si può permettere di dire tutte le cretinate che le passano per la testa in quel momento, e io non posso dire quello che penso, solo perchè avendo più cervello, devo "lasciarla nel suo brodo"?

Mi puzza tanto di fregatura sta cosa.

Perchè cavolo una volta ogni tanto non posso essere io quella che ha meno cervello? Grrrrrrrrrrrrrrrrr.

venerdì 17 novembre 2006

divertirsi con il ballo

Stamattina si chiacchierava di lezioni di ballo latino-americano e mi sono ricordata di quando si usciva da ragazzi in paese (paese piccolo, ma con tante feste "ballerine"), un po' perchè non avevamo l'età per la patente, e poi successivamente anche per pigrizia, non ci andava sempre di prendere la macchina per andare in giro, ci si ritrovava il solito gruppo e si andava alla festa dove c'era l'orchestra di liscio.

Di solito, in estate, il bar vicino a casa mia, che era dei genitori di uno del gruppo, e aveva uno spazio apposito, nei weekend organizzava queste serate di ballo, a cui partecipava gran parte della gente del paese, e naturalmente anche noi ci andavamo (anche perchè avevamo le bevande gratis ehehehehe).

Così, molti di noi per passare un po' di tempo, si buttavano in pista, in mezzo alle coppie "attempate".

Ragazzi che divertimento!! Bè, intanto, sapevamo ballare fin dall'infanzia (non tutti eh, ma la maggior parte si), quindi ballavamo bene, e poi c'erano le coppie ormai formate, e si sa, quando c'è feeling tra la coppia, il ballo rende di più (e i più maliziosi non pensino male!).

Nel gruppo c'erano "le coppie" intese nel senso di... bè, diciamo fidanzati, ma stranamente (o forse non è poi così strano, non so) non erano "coppie" nel ballo. Io riuscivo a ballare un po' con tutti, ma il mio "cavaliere" era F. che stava con la mia amica C., che a sua volta aveva come "cavaliere"  R. (col quale si è poi sposata, io con F. no, per fortuna).

Vabbè, lasciamo perdere queste sottigliezze. Insomma, quando ballavo con F. eravamo grandiosi, sembravamo nati per ballare insieme. Lui "portava" molto bene, io mi sentivo guidata, e quindi facevamo dei numeri da morir dal ridere.

Quando F. ballava con C. invece, non si trovava a suo agio (e neanche lei). Lui diceva che lei era "sfuggente", lei diceva che lui "stringeva troppo". Io e lui invece stavamo incollati, ma è una cosa basilare nel ballo liscio, per essere "allineati" e fare gli stessi passi nello stesso momento. Se si balla tenendosi a distanza, l'uno non può "sentire" dove vuole andare l'altro e viceversa. Ma credo che all'età nostra (tra i 15 e i 20 anni più o meno), era un problema ormonale lo stare troppo vicini.... Io e F. ballavamo bene invece proprio perchè non c'era nessuna attrazione di quel tipo che ci disturbasse.

Prova ne è che una volta mio padre gli disse: " Bravo! Vedo che hai capito tutto dalla vita! Stringi stringi che "senti bene"!" E lui rispose con una risatina e poi mi disse: "Ma perchè ha detto che sento bene? Cosa devo sentire?"

Credo siano inutili altri commenti.... ihihihihihihihihi

giovedì 16 novembre 2006

In contrapposizione al post precedente.... Stamattina ha preso servizio un ragazzo bellissimo. Ma che dico ragazzo!!! Ma che dico bellissimo!!! Un figo stratosferico!!!!


25 anni di meraviglia! Mascella quadrata, capelli castani lisci, ma pettinati bene, occhi scuri, vestito sportivo jeans, dolcevita e camicia sbottonata sopra il dolcevita. Uno spettacolo per gli occhi insomma!!!


In più, decisamente gentile, affabile,  un sorriso accattivante e per niente "montato". Sarà con noi fino a Natale e poi.... speriamo ancora un po'.


Ecco, queste sono le cose che riconciliano con la vita!

mercoledì 15 novembre 2006

Pranzo

Allora, come pensare di pranzare tranquillamente e passare un'oretta fuori dall'ufficio a pensare ad altro che non sia il lavoro, e ritrovarmi a trangiugiare un toast in compagnia di una collega (la bionda, sempre lei) che passa tutto il tempo a lamentarsi.

Per cominciare, si è aggregata a noi (io e l'altra collega, N.,  che la sopporta tanto quanto me) oggi che non è il suo giorno di rientro, per non si sa bene quale motivo (ne penserei alcuni ma risulterei cattiva a dirli); e comunque già l'idea che sarebbe venuta con noi a mangiare e poi si sarebbe fermata in ufficio mi rivoltava lo stomaco.

Arrivati al bar, ordiniamo io un toast, N. un panino prosciutto e formaggio, e lei un panino con bresaola, mozzarella, lattuga e non so cosa altro. Appena fatte le ordinazioni comincia a dire: "ma quanto tempo ci mettono a fare sti panini?". Noi intanto chiacchieriamo d'altro (o almeno cerchiamo di farlo), e lei continua: "certo che ci mettono un bel po' di tempo.... eh non sono specializzati nei panini in questo bar...". E noi a far finta di nulla, ma io intanto già non ne potevo più.

Finalmente, dopo ben 6 minuti arrivano i panini! Lei prende il suo, lo apre, dice: "Ma il pane è caldo, ma la mozzarella non è mica sciolta!"

E via, una ciabattina che per comodità l'hanno tagliata in 2, quindi anche grande, spazzolata in mezzo minuto, io ancora stavo mangiando la prima metà del toast, e lei aveva già finito; conseguenza....ci guarda e fa: "ordiniamo il caffè?". Io e N. la guardiamo, CI guardiamo, e poi N. le dice: "Oh senti, cos'hai, il fuoco sotto il culo? Non vedi che noi stiamo ancora mangiando? Stai tranquilla!"

Risposta della bionda: "bè, visto il tempo che ci hanno messo a fare i panini, se glielo diciamo ora per i caffè, saran pronti per quando avete finito".

Risultato: praticamente non ho neanche capito cosa ho mangiato, il mio cervello non ha registrato che lo stomaco ha ricevuto cibo, e ho ancora la tipa qui a romper le palle.

martedì 14 novembre 2006

Sostituzione...

Siccome ultimamente ho tanti dolori vari alle gambe, ginocchia, anca ecc. ecc. , ieri stavo pensando che sarebbe ora di sostituirle, magari con quelle di una famosa attrice. Una cara amica mi ha consigliato invece di scambiarle con quelle di una centometrista o una pattinatrice.

A me è venuta in mente Fiona May. C'è solo un piccolissimo problema, avrei le gambe abbronzatissime (ma solo quelle), insomma, sarei in bianco-nero. Bè, non è neanche tanto male, visto che sono juventina....

Comunque, se avete suggerimenti...dite pure!


P.S. Ho cambiato l'immagine per la musica di sottofondo, riuscite a vedere oppure vi si apre una roba enorme di pubblicità di File lodge?

P.P.S. Ho rimesso il media player. Se qualcuno ha qualche link per la musica di sottofondo.... grazie per l'aiuto.

lunedì 13 novembre 2006

Tornata

Tremate tremate..... son tornata!!!

Aggiungerei un "purtroppo" visto che abbiamo passato 4 giorni splendidi di sole caldo, 23 gradi circa, e ieri siamo dovuti tornare in questa città nebbiosa, umida e fredda. Puah!!!

Riassumendo.... 4 giorni di sole e caldo, riposo, relax, divertimento (per la bambina soprattutto), e voglia di tornare a casa zero.

Ho letto i commenti e ringrazio tutti pubblicamente. Il "mio" mare, quello di questa foto e di quella del post precedente, è della Liguria, il più vicino per noi.

Spero di tornarci presto, anche se i soliti motivi di lavoro non ce lo permetteranno così presto come vorremmo.

Vacanze_Estate_04 048

mercoledì 8 novembre 2006

Weekend anticipato

Da domani e fino a domenica non potrò esser presente qui. Andremo al mare a riposare un po'. Ci voleva proprio.

 Vi lascio pertanto i saluti e l'augurio di un buon weekend.

A presto


estate

martedì 7 novembre 2006

Cortesie tra sconosciuti

ESISTE!!!! Esiste davvero!!!! Credetemi!


Vado a raccontare dall'inizio. Comincio con una cosa vergognosa: il parcheggio a pagamento nella piazza centrale della città per un'ora e venti è costato € 3.60. Vergognoso!!

Ora tralasciando questo fatto e tralasciando pure che alle casse non c'era il personale, che non si sa bene che orari facciano perchè io non riesco mai a trovarci nessuno (forse le casse sono chiuse perennemente, non so a sto punto), mi avvio alla macchinetta mangiasoldi. Prima di me c'è una signora che sta pagando, io intanto cerco nel portafogli ma ho solo un biglietto da € 20, il quale, bellino eh, tutto azzurrino, però non è accettato dalla macchinetta che prende tutti i soldi possibili e immaginabili arrivando però solo al taglio da € 10.

Presumendo di non avere abbastanza monetine, chiedo alla signora se ha da cambiare il mio pezzo da 20 con 2 da 10. Lei, molto gentilmente, mi dice: "mi spiace, ma purtroppo non li ho. Quanto le manca?". Bè, io dico che non so, ma che non è il caso, andrò a cambiare in un bar. Lei risponde: "ma no, stia tranquilla, inserisca il biglietto e vediamo quanto deve pagare". Io metto il biglietto e... € 3.60. Guardo nel portafogli e mi ritrovo ad avere € 2.60. Lei mi dice: "eh, per un euro vuol mica scherzare? Glielo dò io". Io ringrazio ma cerco di declinare l'offerta dicendole che non saprei come rendergli l'euro e lei mi risponde: "ah, fa niente, lo porta in chiesa e va bene così".

Bè, non faccio commenti, se non ringraziare di cuore una persona così cortese e gentile, che ha fatto un gesto forse poco importante dal punto di vista oggettivo, ma importante ai miei occhi. Pensavo non esistessero più persone del genere!

Unica cosa... mi toccherà andare in chiesa a fare un'offerta. Per lei lo posso fare.

lunedì 6 novembre 2006

Postare o non postare?

Questo è il problema!

Oddio, non tanto il VOLER postare o no, quanto il POTER postare!

(mi sto lamentando eh, non so se si nota).

Allora, abbiamo cambiato il template di
gocce e naturalmente volevo reinserire tutti i tag che avevamo prima, tipo il calendario, l'orologio ecc ecc.

Macchè, mica possibile! Ah si, Splinder ti fa entrare sul template, ti lascia fare tutto quel che vuoi, l'anteprima funziona benissimo, ma al momento di salvare.... zac! non funziona nulla.

Senza contare che stamattina volevo postare e non ci sono riuscita perchè c'era perennemente la frase (per quanto mi riguarda assurda) Sii Paziente!

Sii Paziente a me? A ME? OGGI? che è già giornataccia, e non solo perchè è lunedi, ma anche perchè ho male la gamba, al lavoro erano tutti impazziti e ho dovuto scaraventare un paio di persone (il che mi ha fatto solo bene),  l'auto mi si è spenta, morta completamente, naturalmente ad uno stop, e per fortuna dietro avevo un'auto guidata da una donna sennò sentivi tutti gli insulti possibili e immaginabili, a cui forse avrei risposto scendendo dall'auto e andando a spaccare la faccia al malcapitato (o bencapitato, sempre secondo il mio punto di vista). Ah, e naturalmente non riesco a vedere l'anteprima di questo post, chissà se lo pubblicherà....

E siccome la giornata non è ancora finita..... probabilmente ci sarà altro da raccontare, nel caso aggiornerò il post!


Aggiornamento: nel pomeriggio sono andata a far la spesa, e lì è andato tutto bene, considerando che il dolore alla gamba era notevolmente aumentato al punto che avrei voluto farmi trasportare sul carrello, se non fosse che non ci entro. Poi ieri sera non funzionava il pc, o meglio non funzionava la connessione wireless. E per finire, ho dormito quasi tutta la notte sulla mia poltrona preferita, per cercare di evitare di prendere antinfiammatori. Oggi sto meglio comunque, quindi credo (o almeno spero) che la sfiga sia finita con la giornata di ieri.

sabato 4 novembre 2006

Poligamia

Credo che sia una verità assoluta che per gli uomini, avere la possibilità di avere più mogli, o donne che comunque vivono tutte sotto lo stesso tetto suo, sia un sogno.

Non so quanto potrebbero essere entusiasti se fossero loro i pluricompagni di una donna.

Ma le donne?

Le donne quanto potrebbero apprezzare il fatto di "dividersi" l'uomo con altre 2 o 3?

Forse però apprezzerebbero avere 2 o 3 mariti... a meno che non portino i problemi che portano tutti i mariti (che già uno basta e avanza).


 

giovedì 2 novembre 2006

snobismo e maleducazione

L'altra sera mio marito e mia figlia sono andati a casa di una compagna di scuola di mia figlia.

Questi sono solo conoscenti, non è che ci si frequenta molto, a casa loro praticamente non ci siamo neanche mai stati.

Vabbè, comunque, marito e moglie non potrebbero esser più diversi, in merito al titolo di questo post.

Lui è un simpaticone, molto allegro, compagnone, logorroico, se ti vede, ti saluta a distanza di un chilometro (di solito io mi spavento, perchè son cecata e non lo vedo mai). E' uno alla buona, insomma.

Lei completamente all'opposto: ha sempre quell'espressione schifata sul volto, ti guarda dall'alto in basso per vedere come sei vestita, ti parla e sembra che vomiti.

La tipica snob.

Il bello è che poi si scopre che è nata in uno dei quartieri più problematici della città (ma questo non sarebbe un problema), e come lavoro fa le pulizie in ospedale, per niente disonorevole, ma visto il tipo, mai ti aspetteresti che faccia un lavoro del genere.

Insomma, l'altra sera, mentre chiacchieravano, lei chiede a mio marito se vuole il caffè, lui risponde di sì e lei si sposta in cucina a prepararlo.

Dopo 10 minuti sente l'urlo dalla cucina: "Oh... vienti a prendere il caffè!".

E così mio marito si è alzato, è andato in cucina a bere il caffè e poi è tornato in salotto.

Quando me lo ha raccontato sono rimasta di stucco. Ma allora io sono una mosca bianca? Mah!

Un po' di confusione

Mannaggia alle feste infrasettimanali! Oggi son convinta che sia lunedi e invece.... che cavolo di giorno è? Ah si, giovedi!


 Vabbè, pazienza.... Buona mezza settimana a tutti!


30.08.2004

martedì 31 ottobre 2006

Regalo dalla strega

Visto che stasera è la notte delle streghe, per festeggiare vi faccio un regalo.

Esprimete un desiderio e io lo esaudirò (che non sia roba complicata eh).

Con l'occasione vi metto a disposizione il mio listino prezzi:


- Incantesimi...................................................................€ 10,00

- Pozioni...........................................................................€ 15,00 (a volte è difficile reperire gli ingredienti)

- Scherzetti.......................................................................€ 2,00

- Fatture............................................................................€ 10,00


- Consigli......................................................................... gratis

- Sedute spiritiche..........................................................€ 50,00

- Eliminazione fantasmini vari del passato...............€ 100,00 (roba quasi impossibile)

- Evocazione stessi fantasmini....................................€ 200,00 (perchè non lo vorrei fare)


Ho inoltre una grande varietà di scope volanti, dalla Supermegaturbo a quella di base Chissàsevola, molte bacchette magiche, cappelli e mantelli.

A tutti quanti.......Terribile Halloween!

lunedì 30 ottobre 2006

Non mi piace andare al cimitero. Non "sento" nulla andando a guardare una tomba. Quando capita che vado al cimitero dove si trova mio padre, mi ritrovo davanti alla tomba e mi dico: "ma che cavolo son venuta a fare?". C'è chi, andando al cimitero, si sente + vicino alla persona cara che è mancata, parla con la tomba come parlasse al marito, figlio, moglie, padre ecc ecc.

Per carità, massimo rispetto per chi lo fa, se li aiuta a stare meglio. A me non serve. Io mio padre ce l'ho in testa tutti i giorni, ci parlo senza bisogno di avere davanti una lapide. E soprattutto, sono tranquilla, lui sapeva come la penso, e mi diceva sempre di fare le cose per come mi sento. Mi diceva: "se puoi, non fare mai le cose forzatamente, qualsiasi cosa sia".

Così, mi sta pian piano montando questa idea, questa convinzione: quando morirò (spero sia molto in là nel tempo ma tutto può essere) non voglio esser portata al cimitero. Una bella cremazione e poi.... chissenefrega, mettetemi dove vi pare, tanto io, lì, non ci sarò.

Le persone si portano nel cuore, non dietro una lapide.

sabato 28 ottobre 2006

Precisazioni

Volevo fare delle precisazioni riguardo il post precedente, perchè ho visto che da alcuni commenti sono uscite delle frasi, sicuramente appropriate, ma che non condivido del tutto, in merito al "pericolo" di cui parlavo.

Certo, il pericolo è quello descritto, ma può essere ancora suddiviso in due parti, a seconda della "predisposizione":

Chi è "predisposto" a cadere nella trappola, anche involontariamente, è colui/colei che non è veramente innamorato del partner, oppure ha dei problemi a livello personale, come è stato detto nei commenti, "manca qualcosa nella vita".

E poi c'è chi non è predisposto, chi ama il proprio compagno/a, chi "è sicuro" di non correre rischi del genere.

Le cose comuni a tutti e due i casi sono:

- a volte ci si fa "il viaggio" da soli, nel senso che ci si invischia ma la cosa è a senso unico, "monolaterale", se mi si permette il vocabolo. E questo è devastante, credo. Ma chi è predisposto è quasi pronto ad accettare questi rischi, pur rendendosi conto alla fine che mette in pericolo la situazione familiare. Chi non è predisposto invece, si ritrova sperso, devastato, confuso e nel panico. E la cosa diventa quasi ingestibile.

- a volte invece l'innamoramento di testa è reciproco e qui, per chi è predisposto, la cosa può anche avere effetti positivi, chi lo sa. Ma per chi non è predisposto, è probabile che si trovi nella stessa situazione descritta poc'anzi.

Per questo ho detto che nessuno ne è immune, a volte ci si trova a prendere delle tramvate, che proprio perchè essere inaspettate, sono difficili da guarire.

Concludo dicendo che ho constatato che chi si trova, o si è trovato in questa situazione, afferma, ne è convinto/a, di amare il proprio partner, e di solito (specialmente quando la "botta" è a senso unico), tende a riavvicinarsi al/la proprio/a compagno/a.

Uhm, forse che tutto sommato, tutto sto casino faccia bene alla coppia?

Altra riflessione: è stato anche detto che in questo mondo si fa presto a dire cose dolci, a far "sentire" l'altra persona importante, insomma tutto quello che potrebbe mancare... Ma allora... perchè non succede con tutti? Perchè "la scintilla" scatta, se scatta, solo con una persona in particolare?

venerdì 27 ottobre 2006

Il pericolo "reale" del mondo virtuale

Ci sono tanti pericoli in questo mondo virtuale. Ma sono tutti  (o quasi) evitabili, volendo.

Il pericolo vero, quello più rischiso, riguarda in modo relativo i singles e le persone che hanno un rapporto familiare ormai in cenere, ma riguarda in modo assoluto le persone che, come me, hanno un marito, una moglie, un convivente con cui stanno bene, e si sentono al sicuro da tutto quello che può arrivare dall'esterno.

Questo pericolo "reale" si chiama innamoramento di testa. Nasce per caso, ci si conosce, si chiacchiera, sembra tutto "innocente". Non ci si accorge che pian piano si entra in una situazione da cui è difficile uscire, o da cui non si "vuole" uscire. Poi, magari, tutto scatta quando uno dei due chattanti si allontana. L'altro allora comprende che è invischiato fino al collo in una cosa che può mettere in pericolo tutta la propria vita compreso il rapporto famliare. E soffre come un cane. E sa che deve uscirne in qualche modo.

Col tempo ne esce,  ritorna a "ragionare", ma con una ferita lacerante che resterà per sempre un po' sanguinante, e con il rischio che se l'altra persona ritorna a farsi viva, tutto può riprendere.

Non c'è vaccino alcuno per questo pericolo, io stessa potrei dire che non mi è mai capitato, ma nello stesso tempo potrei esserne immersa completamente senza ancora rendermene conto. Oppure potrebbe capitarmi domani, il mese prossimo, chi lo sa.

Nessuno è immune, tranne forse, chi ci è passato.

mercoledì 25 ottobre 2006

casi fortuiti

Ancora una volta, una sorpresa dal mondo virtuale.

Ieri ho aperto il messenger e ho trovato una richiesta di aggiunta, di una persona a me sconosciuta, sia nel nick che nell'indirizzo mail.

Bè, mi sono stupita abbastanza perchè non ho il profilo pubblico quindi non mi si può contattare così, a caso, ma solo se comunico io il mio indirizzo.

Comunque, dopo qualche riflessione, la mia curiosità ha avuto (come sempre, del resto) il sopravvento. Ho aggiunto il contatto, quindi, e chiamato la persona in questione chiedendo spiegazioni.

Mi ha risposto un ragazzo molto gentile, il quale ha detto che aveva aggiunto il contatto (mio), pensando fosse di una sua amica che aveva lo stesso nick tempo fa, ma chiaramente... non ero la sua amica.

Bè, poco male in fondo, io non ho problemi a chiacchierare, logorroica come sono, e quindi abbiamo parlato un po' del più e del meno. E' risultato essere una persona interessante e visto che nessuno dei due ha accennato a cancellarsi, faremo sicuramente un paio di chiacchiere qualche altra volta.

Belle ste sorprese, vero? E' un periodo così.

martedì 24 ottobre 2006

La Vespa e il Ciao

Belli i tempi della Vespa e del Ciao! Ai tempi dei miei 15-16 anni (quindi negli anni '80) praticamente tutti i ragazzi avevano la Vespa (vari modelli) e le ragazze il Ciao (anche se qualcuna aveva la Vespa ereditata dal fratello più grande).

Ricordo che si cercava di personalizzare la propria moto, per poterla riconoscere tra le altre a prima vista. Almeno, così han fatto i ragazzi che frequentavo in paese. Credo che infanzia e adolescenza vissute in un paese rendano leggermente di più che se vissute in città.

Quindi, alcuni miei amici avevano elaborato la Vespa per personalizzarla: uno l'aveva fatta verniciare di un bel colore rosa pastello, un altro ce l'aveva color amaranto metallizzato, un altro che aveva sia la Vespa che il Ciao, li aveva colorati di blu e poi ci aveva applicato dei bollini rosa (ma sto rosa....).

Comunque, a parte queste particolarità, ho un bel ricordo di quegli anni anche per merito di questi due mezzi di trasporto, che hanno portato la nostra compagnia in giro per i dintorni del paese, a far casino (per modo di dire), e a divertirci.

Io avevo un Ciao, modello "nuovo" (per l'epoca), blu, semplice, ma spesso scarrozzavo in Vespa con questo o con quello, non l'ho mai guidata però. Non ho mai capito come funzionano il cambio, le marce, la frizione o come caspita si chiama tutto il sistema. Sono imbranata.


lunedì 23 ottobre 2006

corsi e ricorsi

Da 5 anni frequento il "mondo virtuale", con le chat, i messenger, ora il blog.

In questi anni ho avuto l'occasione di conoscere tante persone. Con alcune  ho instaurato un rapporto di amicizia profonda, che va al di là del monitor, anzi, praticamente manco ci si ricorda più di esserci conosciuti in questo modo.

Altre persone invece, conosciute per pochissimo tempo, a volte chiacchierandoci solo un paio di volte e nulla più, senza approfondire, forse perchè non scatta "il feeling". Poco interesse, poco da dirsi.

Con altre ancora ho percorso un pezzetto di strada (come si suol dire), chiacchierando piacevolmente per un po' di tempo, e poi.... boh, in modo naturale ci si allontana senza un particolare motivo.

Ecco, questi utimi rapporti fanno parte dei corsi e ricorsi.

Porto esempio (mi leggerà ): l'altro giorno ho trovato una mail di una persona che non sentivo da parecchio tempo, credo almeno un paio di anni, in cui mi chiedeva il contatto MSN.  Bè, mi ha fatto piacere che si sia ricordata di me, dopo così tanto tempo, e so anche che era più "intima" con altre persone, più che con me. Ma abbiamo sempre chiacchierato piacevolmente in chat, e mi farà piacere chiacchierarci di nuovo quando capiterà.

Spero solo che, avendo pensato di contattare proprio me, sia stato perchè ho lasciato un buon ricordo.

sabato 21 ottobre 2006

L'ultima (si fa per dire) cena

Ecco qui. Resoconto della seconda serata preannunciata qualche post fa. La cena con i compagni di scuola delle superiori.

Questa volta eravamo in 12, e rispetto a 2 anni fa c'era una sola persona "nuova", il figo della classe, che ora, passati gli anni anche per lui, con qualche capello in meno e qualche chiletto in più, si è avvicinato agli standard degli altri.

Dunque, visto che con loro si va sempre nello stesso posto da 2 anni a questa parte, che poi è lo stesso posto in cui 22 anni fa abbiamo festeggiato il diploma, per quanto riguarda il cibo, nessuna sorpresa. Antipasti (pochi) soliti, 2 assaggi di risotto (con funghi porcini e con peperoni), agnolotti allo stufato, poi carrello di carni bollite o arrosto, contorni vari, e carrello dei dessert.

Le persone.... bè che dire... per fortuna mancavano quei 2-3 elementi snob, che sono sempre stati "di disturbo" all'unità della classe (quelli ci sono sempre purtroppo, in ogni classe che si rispetti), e quindi siamo stati davvero bene, come sempre sembra di essere ritornati a quando si andava a scuola, perchè tutti quanti siamo rimasti uguali, pur essendo cambiati nel fisico. I caratteri di base sono gli stessi, e insomma, ci siamo divertiti tantissimo, sia a ricordare i "vecchi tempi", sia a raccontare le nostre nuove vite.

Quindi un saluto e un abbraccio a:

L. (l'è semper le), vedi post cena precedente, la migliore amica, ci conosciamo da 41 anni, e ancora mi sopporta, santa donna!

L.L. sempre carina, dolce, un piacere chiacchierare con lei;

R.L. quella un annetto più grande, che appena ha avuto la patente ci scarrozzava su un Diane arancione. :-)

M.P. il "capobanda" quello che organizza i ritrovi, estroverso, molto simpatico e chiacchierone;

F.R. con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto, persona "seria" ma che cerca di non farsi prendere sul serio. Racconta un sacco di storielle. Ho parlato di lui in questo blog, nel post delle "matricole";

S.C. detto anche "elastic man". Vive nella mia stessa città ora, ma praticamente non ci si vede mai. Ho parlato anche di lui, nell'altro blog.

C.M. il "figo", di cui ho detto prima, comunque ancora carino, anche nei modi. Era più "convinto" quando si andava a scuola;

P.P. il tenerone;

R.G. con lei ci si vede generalmente tutti gli anni al mare. Matta come un cavallo, ne spara una dietro l'altra. Simpaticissima;

P.B. l'altra "organizzatrice" delle cene. Era un po' "secchiona", ma simpatica e sempre disponibile;

A.S. riservata, buona amica.

Alla prossima.

giovedì 19 ottobre 2006

giornata no

Oggi è proprio giornata no. Ma non di quelle giornate che già al mattino sai che è storta. No. E' una di quelle giornate che sembra partano bene, ma che poi, pian piano, accumuli tensione, fino ad arrivare a sera e non poterne davvero più.

Ecco, allora, stamattina al risveglio, tutto ok, arrivo al lavoro e tutto come al solito, fino al momento in cui arriva una delle colleghe, quella che è in ufficio con me (la bionda di qualche post fa, per intenderci).

Praticamente dopo 10 minuti già non ne potevo più delle sue domande, del suo intrufolarsi in quel che faccio, delle sue chiacchiere.

Poi ho scoperto che questa mia insofferenza particolare di stamattina la provavano anche le altre 2 colleghe, quindi mi sono leggermente tranquillizzata, ho pensato che non ero io ad essere "poco ricettiva", anche perchè solo lei mi irritava, gli altri no.

Vi faccio qualche esempio:

1) "Ma com'è che non riesco più ad entrare in questo sito? Mi da un messaggio strano...java qualcosa...." Io vado a vedere e non so come, ma deve aver combinato qualche casino con java, per cui le dico di reinstallarlo, le spiego come deve fare e poi me ne vado. Dopo 10 minuti mi richiama e mi dice: "Senti, secondo te devo cliccare su accetto?" e poi "E adesso? riuscirò a rientrare nel sito?" "Chissà cosa è successo" e via di seguito.

2) "Sai che non ci sono ancora le stampe di quel contratto?" (sono due giorni che mi stressa con queste stampe, continua a inviare stampe e non le ritrova, bah). Allora le dico che provo io a fare l'invio, e lei viene a curiosare. Mentre lavoro lei mi fa i commenti: "Ma no, non bisogna entrare lì, io sono entrata da un'altra parte" "E non metti la spunta lì?" . E ci credo che non riusciva a stampare allora!!! Fatto sta che tempo 10 minuti le faccio ste stampe senza problemi. Nel frattempo, lei curiosa sulla mia scrivania, tra le carte su cui sto lavorando e legge: Nomina Commissione Elettorale. Quindi legge tutta la lettera e siccome tra i destinatari c'è il nome dell'altra collega mi dice: "Lei fa parte del Consiglio di Istituto?". A quel punto io la guardo stupita e le dico che no, fa parte della Commissione Elettorale, che non è, chiaramente, la stessa cosa! Ma lo capisce quello che legge????? Ho i miei dubbi!


Comunque, sono riuscita ad arrivare, pur con fatica, alla fine della giornata lavorativa, senza trattarla malissimo (come invece avrei voluto fare).

E ora, arrivata a sera, ho dentro una sorta di inquietudine che non vuole andarsene, spero di potermi rilassare prima di andare a dormire perchè sennò domani sarà ancora peggio di oggi.

Per fortuna ci sono i chat-amici, con cui mi fa piacere chiacchierare e che mi fanno star bene.


Mamma mia, che post orrido! Ma avevo bisogno di scrivere queste cose, un po' forse per esorcizzarle, e sicuramente per sfogarmi. Chiedo scusa a tutti in anticipo per la noia che provocherò, ma... come consiglio sempre, guardate il lato positivo... vi concilierà il sonno!!!

mercoledì 18 ottobre 2006

storielle surreali

Un signore, in paese, raccontava spesso storielle un po' inverosimili. Purtroppo non posso rendere l'atmosfera, perchè lui le raccontava in dialetto ed enfatizzando con i gesti, ma proverò lo stesso a farvi sorridere.


1° storiella:

"L'altro giorno, mentre camminavo per strada, ho lanciato il mozzicone di sigaretta (tipo schiocco di dita). L'ho lanciato così in alto, che ho beccato in pieno un passerotto in volo. Zac, caduto al suolo il passerotto, mi avvicino e... aveva il buco del mozzicone sulla testa!"


2° storiella:

"Una volta ho stappato una bottiglia di spumante, di quelle col tappo di plastica, sapete. Bè, il tappo è partito, ha battuto contro il soffitto e.... tac, si è infilato di nuovo nella bottiglia, ritappandola come prima!".


Buona giornata a tutti!

lunedì 16 ottobre 2006

Ronf ronf ronf

Dunque... sono le 13 circa... e io sto letteralmente dormendo in piedi.

Sono sveglia dalle 4 di stamattina. Mia figlia  ha svegliato me e mio marito dicendoci che aveva un forte dolore alla schiena, non riusciva a stare sdraiata.

Dopo un piccolo "interrogatorio" abbiamo scoperto che ieri pomeriggio, mentre era a giocare da un'amico (ci era andata con mia cognata e mia nipote), han deciso di giocare a guardie e ladri, e hanno avuto la brillante idea (parole testuali) di "evadere dalla prigione", che era la cameretta di questo bambino.

Per cui son saltati dalla finestra (a pianterreno, naturalmente), e lei, agilissima (aggettivo ironico, chiaramente), non si è data la spinta giusta e ha battuto la parte superiore della schiena sul davanzale di marmo della finestra.

Naturalmente non ha detto nulla alla zia (la cugina ha battuto il ginocchio a terra ed è stata zitta pure lei), e il dolore probabilmente è passato, così, non ha detto nulla neanche a noi arrivando a casa, e nella nottata, a riposo, ecco che la botta si è fatta sentire.

Così, dopo 2 ore passate a cercare la posizione, abbiamo deciso di andare al Pronto Soccorso, dove per fortuna, ce la siamo cavata in una mezz'oretta. Risultato: contusione, semplice contusione, nulla alle ossa.

Conseguenza: giornata di festa, niente scuola! (per lei) Noi, a lavorare!

domenica 15 ottobre 2006

La pace (nel cuore)

 Questa canzone mi da l'idea di una speranza che, pur se tutto cambia, non muore mai.


LA PACE (Ron)


Tutto cambia, anche l'amore non c'è più

Tutto passa, il cuore non sanguina più

tutto torna uva e nuvole lontane

un'idea, una luce, un'anima.

Tutto muore anche speranza se ne va

anche inverno che si perde dietro ai vetri.


Fiorirà, si fiorirà

crescerà la pace che ci avvolge

si alzerà su tutti noi

con ali grandi di aeroplani bianchi e lucidi.


E si, è proprio il tempo breve come un lampo

che bugiardo come la luna più del vento

lo so che passerà e avremo nuovi amori

ci crederò che sia per sempre crederò

tutto gira anche quel sole dentro al sacco

e piovve sulla sposa, per lei fu lo stesso.


......


Conosco il fuoco e la poesia

che brucia dentro e fa cantare

conosco la tristezza e l'allegria

ma voglio vincere per te

ma voglio vincere con te


E poi fiorirò, si fiorirò

così io crescerò, io sono amore e te lo do

io mi alzerò sopra di noi

con ali di aquilone via con me ti porterò

e fiorirà, si fiorirà

poi crescerà la pace che ci avvolgerà

e si alzerà insieme a noi

come in un film nel cielo grande voleremo noi.

venerdì 13 ottobre 2006

Anniversario

Venerdi 13 ottobre 2000 - Venerdi 13 ottobre 2006


Sono passati esattamente 6 anni dall'evento che ha cambiato totalmente la mia vita.

Quel maledetto venerdi, mentre tornavo a casa dal lavoro (in quel periodo lavoravo a circa 40 km da casa mia), ero ferma ad un incrocio, la prima di una fila di auto, quando mi vedo arrivare dalla parte opposta alla mia un TIR a tutta velocità, che naturalmente mi ha investita in pieno.

Bè, vi risparmio i particolari, sarebbero troppo agghiaccianti, vi dico solo il risultato di questo bel gesto. 17 fratture: 10 costole, il polso sinistro, 3 fratture al bacino, 2 al femore destro, 1 al femore sinistro; dopo 2 interventi, un po' di titanio inserito qui e là e + di un anno di cure, sono riuscita a riprendere in mano la mia vita.

Questo episodio naturalmente ha cambiato il mio modo di vedere tutto quanto, ha cambiato le priorità. Ora non ho più paura della morte (ma solo del dolore fisico, avendolo provato), e prendo tutto quanto di buono mi viene dalla vita, circondandomi dalle persone e dalle cose che mi piacciono e ignorando quelle che non mi piacciono o che mi possono far male.

Affronto ogni cosa, perchè nascondersi non serve a nulla, e cerco di godere ogni attimo di ogni giorno.

Alcuni pensano che io sia menefreghista ed egoista, altri pensano che sia pazza, ma io mi sento serena, la mia famiglia è serena, e quindi tanto mi basta.


P.S. per esorcizzare l'anniversario, oggi festeggerò, quindi offro anche a voi una fetta di torta virtuale.

mercoledì 11 ottobre 2006

Amore e razionalità

"L'Amore non è razionalità", recitava una canzone di Raf.

Si, forse. Io, essendo molto razionale, non ho mai fatto pazzie in nome dell'amore, ma comprendo, pur non condividendo, chi le fa.

Non le condivido in quanto, molte volte, le pazzie portano a comportamenti che feriscono la persona amata, fino al rischio di rovinare il rapporto. Ritengo inoltre che le "pazzie" nascano fondamentalmente da una base egoistica. Non si pensa alle conseguenze che si provocano.

Comunque... Veniamo alla razionalità. Se l'amore è irrazionale, di conseguenza quando si ragiona allora i casi sono due:

1) si usa la razionalità per cercare di non far soffrire chi si ama, forse privandosi di quel che si desidera pur di non provocare conseguenze disastrose.

2) si usa la razionalità.... perchè in fondo non si ama davvero. In questo caso la persona riesce a "pilotare" i propri sentimenti (se possiamo chiamarli così, ho i miei dubbi su questo) su chi rientra nei propri canoni prefissati. Questo, a mio avviso, non si chiama amore, e forse queste persone non lo hanno mai conosciuto.

domenica 8 ottobre 2006

La prima cena

Eccomi qui a fare il resoconto della cena con i "coscritti".

Intanto, purtroppo non eravamo in molti, solo 8. Parecchi hanno disdetto per motivi vari. Pazienza, sarà per il prossimo anno.

Gli 8 "irriducibili" sono risultati essere (metto solo le iniziali per questione di privacy):

L. la mia migliore amica d'infanzia, la prima, visto che ci siamo frequentate praticamente dalla nascita;

C. una ex carissima amica, con cui ho condiviso molte cose in epoca adolescenziale,  a cui ho dato sempre tanto, ma da cui, nel momento del bisogno ho ricevuto poco. Quindi ora è equiparata a tutti gli altri amici compaesani (sono cattiva quando voglio, e a volte anche quando non voglio, ma son fatta così);

P. con lei ho trascorso gli anni delle elementari, molto divertenti e giocosi, e anche alcuni anni di studio di pianoforte. Lei però è riuscita a completare gli studi, io mi son stufata prima;

Mg. la mia omonima (così ci chiamiamo tra noi). L'unica single del gruppo (ed anche la più carina). Ragazza molto dolce, ma allo stesso tempo molto decisa;

V. un ragazzo, arrivato dal sud mentre si frequentavano le scuole elementari, insieme a suo cugino della stessa età, con cui ho sempre avuto un buonissimo rapporto, pur non frequentandoci molto. Lui ha portato pure sua moglie, che non conoscevo perchè è di un paese poco distante dal nostro, ma è anche lei del 1965 e quindi la benvenuta;

P. "il capobanda", direi in tutti i sensi, queste cene si fanno per merito suo. Lui è un po' il collante. Ieri sera ci ha fatto pure la sorpresa di farci assistere ad una serata musicale del suo gruppo, in cui lui suona la chitarra.

Quindi, dopo una cena a base di pesce, mooooooolto buona (alla faccia della dieta), siamo passati al piano superiore di questo ristorante, dove P. con la sua band suonavano cover degli anni 60.

Forse molti diranno che è banale suonare cover degli anni 60, forse molti diranno che non è musica, ma io posso solo dire che sono molto, molto orgogliosa, perchè dei 7 componenti della band, 3 sono ragazzi che conosco da una vita.

Insomma, è stata una bellissima serata. Peccato per chi non è venuto, faremo in modo di far notare a tutti gli assenti cosa si sono persi. Al prossimo anno, COSCRITTI!!!

sabato 7 ottobre 2006

Stranezze bancarie

Ieri pomeriggio sono stata in banca. Di fronte al bancone c'è un monitor dove campeggia il viso di una guardia giurata che ti guarda. Notando sto video, perchè è un filmato, non una foto, mi sono chiesta: ma questo qui sta tutto il tempo davanti alla telecamera a farsi inquadrare, oppure è una cosa registrata (spero)? E comunque, pur essendo registrato, è comunque rimasto appoggiato a sto muro bianco a farsi riprendere senza muoversi troppo, per almeno 15 minuti (se non di più).

In ogni caso.... a cosa caspita serve un monitor con un filmato del genere?


 

mercoledì 4 ottobre 2006

Autunno=nebbia

invernoE riecco la nebbia, la tanto odiata, ma a volte anche amata nebbia. Le reazioni che provoca in me son due, a seconda dei casi:  se non devo uscire di casa, mi piace guardare dalla finestra e (non) vedere tutto avvolto dal manto nebbioso, persino i rumori sono attutiti.

Se invece son costretta ad uscire, come stamattina (anche se non era così fitta come nella foto), mi da decisamente fastidio, sia per guidare, sia perchè non è così piacevole, sembra di essere immersi nel nulla, si perde l'orientamento.

L'unica consolazione è che quando c'è nebbia al mattino, durante il giorno poi splende il sole.


Buona giornata a tutti!

lunedì 2 ottobre 2006

Dal dottore

Un signore e una signora anziana, nella sala d'aspetto di un dermatologo, parlano del più e del meno.

Il signore dice che al Pronto Soccorso lavorano delle bestie, che non sono in grado di curare la gente.

La signora, molto simpatica, per metà in dialetto e per metà in italiano (vi risparmio il dialetto perchè non lo riesco a scrivere in modo comprensibile), dice:
"Ah, vero! E i dottori di casa? che oggi sanno scrivere solo delle ricette (sarebbero le impegnative, n.d.r.), e non sanno fare altro che dirti di andare al Pronto Soccorso? Mica come una volta, che il dottore di casa sapeva fare di tutto, e ti curava tutto quanto! Mia mamma ad esempio una volta c'aveva quella malattia dei denti, la prrrrrrr..... prrrrrrrea..."

E il signore: "Sì si, la PICIRROSI!".



Sempre la signora, rivolta ad un uomo sui 50 anni che aveva appuntamento dal medico prima di lei: "oh, ma se poi piove, come faccio ad andare a casa? Si fa troppo tardi per me". L'uomo le risponde: "Ma no, la lascio passare, tanto per me la giornata è persa!". Lei gli risponde: "Grazie! Dirò una preghiera per lei, che va in macchina! Non si sa mai cosa potrebbe accaderle!". (L'uomo, girandosi verso la finestra, si è toccato le parti basse).