martedì 31 ottobre 2006

Regalo dalla strega

Visto che stasera è la notte delle streghe, per festeggiare vi faccio un regalo.

Esprimete un desiderio e io lo esaudirò (che non sia roba complicata eh).

Con l'occasione vi metto a disposizione il mio listino prezzi:


- Incantesimi...................................................................€ 10,00

- Pozioni...........................................................................€ 15,00 (a volte è difficile reperire gli ingredienti)

- Scherzetti.......................................................................€ 2,00

- Fatture............................................................................€ 10,00


- Consigli......................................................................... gratis

- Sedute spiritiche..........................................................€ 50,00

- Eliminazione fantasmini vari del passato...............€ 100,00 (roba quasi impossibile)

- Evocazione stessi fantasmini....................................€ 200,00 (perchè non lo vorrei fare)


Ho inoltre una grande varietà di scope volanti, dalla Supermegaturbo a quella di base Chissàsevola, molte bacchette magiche, cappelli e mantelli.

A tutti quanti.......Terribile Halloween!

lunedì 30 ottobre 2006

Non mi piace andare al cimitero. Non "sento" nulla andando a guardare una tomba. Quando capita che vado al cimitero dove si trova mio padre, mi ritrovo davanti alla tomba e mi dico: "ma che cavolo son venuta a fare?". C'è chi, andando al cimitero, si sente + vicino alla persona cara che è mancata, parla con la tomba come parlasse al marito, figlio, moglie, padre ecc ecc.

Per carità, massimo rispetto per chi lo fa, se li aiuta a stare meglio. A me non serve. Io mio padre ce l'ho in testa tutti i giorni, ci parlo senza bisogno di avere davanti una lapide. E soprattutto, sono tranquilla, lui sapeva come la penso, e mi diceva sempre di fare le cose per come mi sento. Mi diceva: "se puoi, non fare mai le cose forzatamente, qualsiasi cosa sia".

Così, mi sta pian piano montando questa idea, questa convinzione: quando morirò (spero sia molto in là nel tempo ma tutto può essere) non voglio esser portata al cimitero. Una bella cremazione e poi.... chissenefrega, mettetemi dove vi pare, tanto io, lì, non ci sarò.

Le persone si portano nel cuore, non dietro una lapide.

sabato 28 ottobre 2006

Precisazioni

Volevo fare delle precisazioni riguardo il post precedente, perchè ho visto che da alcuni commenti sono uscite delle frasi, sicuramente appropriate, ma che non condivido del tutto, in merito al "pericolo" di cui parlavo.

Certo, il pericolo è quello descritto, ma può essere ancora suddiviso in due parti, a seconda della "predisposizione":

Chi è "predisposto" a cadere nella trappola, anche involontariamente, è colui/colei che non è veramente innamorato del partner, oppure ha dei problemi a livello personale, come è stato detto nei commenti, "manca qualcosa nella vita".

E poi c'è chi non è predisposto, chi ama il proprio compagno/a, chi "è sicuro" di non correre rischi del genere.

Le cose comuni a tutti e due i casi sono:

- a volte ci si fa "il viaggio" da soli, nel senso che ci si invischia ma la cosa è a senso unico, "monolaterale", se mi si permette il vocabolo. E questo è devastante, credo. Ma chi è predisposto è quasi pronto ad accettare questi rischi, pur rendendosi conto alla fine che mette in pericolo la situazione familiare. Chi non è predisposto invece, si ritrova sperso, devastato, confuso e nel panico. E la cosa diventa quasi ingestibile.

- a volte invece l'innamoramento di testa è reciproco e qui, per chi è predisposto, la cosa può anche avere effetti positivi, chi lo sa. Ma per chi non è predisposto, è probabile che si trovi nella stessa situazione descritta poc'anzi.

Per questo ho detto che nessuno ne è immune, a volte ci si trova a prendere delle tramvate, che proprio perchè essere inaspettate, sono difficili da guarire.

Concludo dicendo che ho constatato che chi si trova, o si è trovato in questa situazione, afferma, ne è convinto/a, di amare il proprio partner, e di solito (specialmente quando la "botta" è a senso unico), tende a riavvicinarsi al/la proprio/a compagno/a.

Uhm, forse che tutto sommato, tutto sto casino faccia bene alla coppia?

Altra riflessione: è stato anche detto che in questo mondo si fa presto a dire cose dolci, a far "sentire" l'altra persona importante, insomma tutto quello che potrebbe mancare... Ma allora... perchè non succede con tutti? Perchè "la scintilla" scatta, se scatta, solo con una persona in particolare?

venerdì 27 ottobre 2006

Il pericolo "reale" del mondo virtuale

Ci sono tanti pericoli in questo mondo virtuale. Ma sono tutti  (o quasi) evitabili, volendo.

Il pericolo vero, quello più rischiso, riguarda in modo relativo i singles e le persone che hanno un rapporto familiare ormai in cenere, ma riguarda in modo assoluto le persone che, come me, hanno un marito, una moglie, un convivente con cui stanno bene, e si sentono al sicuro da tutto quello che può arrivare dall'esterno.

Questo pericolo "reale" si chiama innamoramento di testa. Nasce per caso, ci si conosce, si chiacchiera, sembra tutto "innocente". Non ci si accorge che pian piano si entra in una situazione da cui è difficile uscire, o da cui non si "vuole" uscire. Poi, magari, tutto scatta quando uno dei due chattanti si allontana. L'altro allora comprende che è invischiato fino al collo in una cosa che può mettere in pericolo tutta la propria vita compreso il rapporto famliare. E soffre come un cane. E sa che deve uscirne in qualche modo.

Col tempo ne esce,  ritorna a "ragionare", ma con una ferita lacerante che resterà per sempre un po' sanguinante, e con il rischio che se l'altra persona ritorna a farsi viva, tutto può riprendere.

Non c'è vaccino alcuno per questo pericolo, io stessa potrei dire che non mi è mai capitato, ma nello stesso tempo potrei esserne immersa completamente senza ancora rendermene conto. Oppure potrebbe capitarmi domani, il mese prossimo, chi lo sa.

Nessuno è immune, tranne forse, chi ci è passato.

mercoledì 25 ottobre 2006

casi fortuiti

Ancora una volta, una sorpresa dal mondo virtuale.

Ieri ho aperto il messenger e ho trovato una richiesta di aggiunta, di una persona a me sconosciuta, sia nel nick che nell'indirizzo mail.

Bè, mi sono stupita abbastanza perchè non ho il profilo pubblico quindi non mi si può contattare così, a caso, ma solo se comunico io il mio indirizzo.

Comunque, dopo qualche riflessione, la mia curiosità ha avuto (come sempre, del resto) il sopravvento. Ho aggiunto il contatto, quindi, e chiamato la persona in questione chiedendo spiegazioni.

Mi ha risposto un ragazzo molto gentile, il quale ha detto che aveva aggiunto il contatto (mio), pensando fosse di una sua amica che aveva lo stesso nick tempo fa, ma chiaramente... non ero la sua amica.

Bè, poco male in fondo, io non ho problemi a chiacchierare, logorroica come sono, e quindi abbiamo parlato un po' del più e del meno. E' risultato essere una persona interessante e visto che nessuno dei due ha accennato a cancellarsi, faremo sicuramente un paio di chiacchiere qualche altra volta.

Belle ste sorprese, vero? E' un periodo così.

martedì 24 ottobre 2006

La Vespa e il Ciao

Belli i tempi della Vespa e del Ciao! Ai tempi dei miei 15-16 anni (quindi negli anni '80) praticamente tutti i ragazzi avevano la Vespa (vari modelli) e le ragazze il Ciao (anche se qualcuna aveva la Vespa ereditata dal fratello più grande).

Ricordo che si cercava di personalizzare la propria moto, per poterla riconoscere tra le altre a prima vista. Almeno, così han fatto i ragazzi che frequentavo in paese. Credo che infanzia e adolescenza vissute in un paese rendano leggermente di più che se vissute in città.

Quindi, alcuni miei amici avevano elaborato la Vespa per personalizzarla: uno l'aveva fatta verniciare di un bel colore rosa pastello, un altro ce l'aveva color amaranto metallizzato, un altro che aveva sia la Vespa che il Ciao, li aveva colorati di blu e poi ci aveva applicato dei bollini rosa (ma sto rosa....).

Comunque, a parte queste particolarità, ho un bel ricordo di quegli anni anche per merito di questi due mezzi di trasporto, che hanno portato la nostra compagnia in giro per i dintorni del paese, a far casino (per modo di dire), e a divertirci.

Io avevo un Ciao, modello "nuovo" (per l'epoca), blu, semplice, ma spesso scarrozzavo in Vespa con questo o con quello, non l'ho mai guidata però. Non ho mai capito come funzionano il cambio, le marce, la frizione o come caspita si chiama tutto il sistema. Sono imbranata.


lunedì 23 ottobre 2006

corsi e ricorsi

Da 5 anni frequento il "mondo virtuale", con le chat, i messenger, ora il blog.

In questi anni ho avuto l'occasione di conoscere tante persone. Con alcune  ho instaurato un rapporto di amicizia profonda, che va al di là del monitor, anzi, praticamente manco ci si ricorda più di esserci conosciuti in questo modo.

Altre persone invece, conosciute per pochissimo tempo, a volte chiacchierandoci solo un paio di volte e nulla più, senza approfondire, forse perchè non scatta "il feeling". Poco interesse, poco da dirsi.

Con altre ancora ho percorso un pezzetto di strada (come si suol dire), chiacchierando piacevolmente per un po' di tempo, e poi.... boh, in modo naturale ci si allontana senza un particolare motivo.

Ecco, questi utimi rapporti fanno parte dei corsi e ricorsi.

Porto esempio (mi leggerà ): l'altro giorno ho trovato una mail di una persona che non sentivo da parecchio tempo, credo almeno un paio di anni, in cui mi chiedeva il contatto MSN.  Bè, mi ha fatto piacere che si sia ricordata di me, dopo così tanto tempo, e so anche che era più "intima" con altre persone, più che con me. Ma abbiamo sempre chiacchierato piacevolmente in chat, e mi farà piacere chiacchierarci di nuovo quando capiterà.

Spero solo che, avendo pensato di contattare proprio me, sia stato perchè ho lasciato un buon ricordo.

sabato 21 ottobre 2006

L'ultima (si fa per dire) cena

Ecco qui. Resoconto della seconda serata preannunciata qualche post fa. La cena con i compagni di scuola delle superiori.

Questa volta eravamo in 12, e rispetto a 2 anni fa c'era una sola persona "nuova", il figo della classe, che ora, passati gli anni anche per lui, con qualche capello in meno e qualche chiletto in più, si è avvicinato agli standard degli altri.

Dunque, visto che con loro si va sempre nello stesso posto da 2 anni a questa parte, che poi è lo stesso posto in cui 22 anni fa abbiamo festeggiato il diploma, per quanto riguarda il cibo, nessuna sorpresa. Antipasti (pochi) soliti, 2 assaggi di risotto (con funghi porcini e con peperoni), agnolotti allo stufato, poi carrello di carni bollite o arrosto, contorni vari, e carrello dei dessert.

Le persone.... bè che dire... per fortuna mancavano quei 2-3 elementi snob, che sono sempre stati "di disturbo" all'unità della classe (quelli ci sono sempre purtroppo, in ogni classe che si rispetti), e quindi siamo stati davvero bene, come sempre sembra di essere ritornati a quando si andava a scuola, perchè tutti quanti siamo rimasti uguali, pur essendo cambiati nel fisico. I caratteri di base sono gli stessi, e insomma, ci siamo divertiti tantissimo, sia a ricordare i "vecchi tempi", sia a raccontare le nostre nuove vite.

Quindi un saluto e un abbraccio a:

L. (l'è semper le), vedi post cena precedente, la migliore amica, ci conosciamo da 41 anni, e ancora mi sopporta, santa donna!

L.L. sempre carina, dolce, un piacere chiacchierare con lei;

R.L. quella un annetto più grande, che appena ha avuto la patente ci scarrozzava su un Diane arancione. :-)

M.P. il "capobanda" quello che organizza i ritrovi, estroverso, molto simpatico e chiacchierone;

F.R. con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto, persona "seria" ma che cerca di non farsi prendere sul serio. Racconta un sacco di storielle. Ho parlato di lui in questo blog, nel post delle "matricole";

S.C. detto anche "elastic man". Vive nella mia stessa città ora, ma praticamente non ci si vede mai. Ho parlato anche di lui, nell'altro blog.

C.M. il "figo", di cui ho detto prima, comunque ancora carino, anche nei modi. Era più "convinto" quando si andava a scuola;

P.P. il tenerone;

R.G. con lei ci si vede generalmente tutti gli anni al mare. Matta come un cavallo, ne spara una dietro l'altra. Simpaticissima;

P.B. l'altra "organizzatrice" delle cene. Era un po' "secchiona", ma simpatica e sempre disponibile;

A.S. riservata, buona amica.

Alla prossima.

giovedì 19 ottobre 2006

giornata no

Oggi è proprio giornata no. Ma non di quelle giornate che già al mattino sai che è storta. No. E' una di quelle giornate che sembra partano bene, ma che poi, pian piano, accumuli tensione, fino ad arrivare a sera e non poterne davvero più.

Ecco, allora, stamattina al risveglio, tutto ok, arrivo al lavoro e tutto come al solito, fino al momento in cui arriva una delle colleghe, quella che è in ufficio con me (la bionda di qualche post fa, per intenderci).

Praticamente dopo 10 minuti già non ne potevo più delle sue domande, del suo intrufolarsi in quel che faccio, delle sue chiacchiere.

Poi ho scoperto che questa mia insofferenza particolare di stamattina la provavano anche le altre 2 colleghe, quindi mi sono leggermente tranquillizzata, ho pensato che non ero io ad essere "poco ricettiva", anche perchè solo lei mi irritava, gli altri no.

Vi faccio qualche esempio:

1) "Ma com'è che non riesco più ad entrare in questo sito? Mi da un messaggio strano...java qualcosa...." Io vado a vedere e non so come, ma deve aver combinato qualche casino con java, per cui le dico di reinstallarlo, le spiego come deve fare e poi me ne vado. Dopo 10 minuti mi richiama e mi dice: "Senti, secondo te devo cliccare su accetto?" e poi "E adesso? riuscirò a rientrare nel sito?" "Chissà cosa è successo" e via di seguito.

2) "Sai che non ci sono ancora le stampe di quel contratto?" (sono due giorni che mi stressa con queste stampe, continua a inviare stampe e non le ritrova, bah). Allora le dico che provo io a fare l'invio, e lei viene a curiosare. Mentre lavoro lei mi fa i commenti: "Ma no, non bisogna entrare lì, io sono entrata da un'altra parte" "E non metti la spunta lì?" . E ci credo che non riusciva a stampare allora!!! Fatto sta che tempo 10 minuti le faccio ste stampe senza problemi. Nel frattempo, lei curiosa sulla mia scrivania, tra le carte su cui sto lavorando e legge: Nomina Commissione Elettorale. Quindi legge tutta la lettera e siccome tra i destinatari c'è il nome dell'altra collega mi dice: "Lei fa parte del Consiglio di Istituto?". A quel punto io la guardo stupita e le dico che no, fa parte della Commissione Elettorale, che non è, chiaramente, la stessa cosa! Ma lo capisce quello che legge????? Ho i miei dubbi!


Comunque, sono riuscita ad arrivare, pur con fatica, alla fine della giornata lavorativa, senza trattarla malissimo (come invece avrei voluto fare).

E ora, arrivata a sera, ho dentro una sorta di inquietudine che non vuole andarsene, spero di potermi rilassare prima di andare a dormire perchè sennò domani sarà ancora peggio di oggi.

Per fortuna ci sono i chat-amici, con cui mi fa piacere chiacchierare e che mi fanno star bene.


Mamma mia, che post orrido! Ma avevo bisogno di scrivere queste cose, un po' forse per esorcizzarle, e sicuramente per sfogarmi. Chiedo scusa a tutti in anticipo per la noia che provocherò, ma... come consiglio sempre, guardate il lato positivo... vi concilierà il sonno!!!

mercoledì 18 ottobre 2006

storielle surreali

Un signore, in paese, raccontava spesso storielle un po' inverosimili. Purtroppo non posso rendere l'atmosfera, perchè lui le raccontava in dialetto ed enfatizzando con i gesti, ma proverò lo stesso a farvi sorridere.


1° storiella:

"L'altro giorno, mentre camminavo per strada, ho lanciato il mozzicone di sigaretta (tipo schiocco di dita). L'ho lanciato così in alto, che ho beccato in pieno un passerotto in volo. Zac, caduto al suolo il passerotto, mi avvicino e... aveva il buco del mozzicone sulla testa!"


2° storiella:

"Una volta ho stappato una bottiglia di spumante, di quelle col tappo di plastica, sapete. Bè, il tappo è partito, ha battuto contro il soffitto e.... tac, si è infilato di nuovo nella bottiglia, ritappandola come prima!".


Buona giornata a tutti!

lunedì 16 ottobre 2006

Ronf ronf ronf

Dunque... sono le 13 circa... e io sto letteralmente dormendo in piedi.

Sono sveglia dalle 4 di stamattina. Mia figlia  ha svegliato me e mio marito dicendoci che aveva un forte dolore alla schiena, non riusciva a stare sdraiata.

Dopo un piccolo "interrogatorio" abbiamo scoperto che ieri pomeriggio, mentre era a giocare da un'amico (ci era andata con mia cognata e mia nipote), han deciso di giocare a guardie e ladri, e hanno avuto la brillante idea (parole testuali) di "evadere dalla prigione", che era la cameretta di questo bambino.

Per cui son saltati dalla finestra (a pianterreno, naturalmente), e lei, agilissima (aggettivo ironico, chiaramente), non si è data la spinta giusta e ha battuto la parte superiore della schiena sul davanzale di marmo della finestra.

Naturalmente non ha detto nulla alla zia (la cugina ha battuto il ginocchio a terra ed è stata zitta pure lei), e il dolore probabilmente è passato, così, non ha detto nulla neanche a noi arrivando a casa, e nella nottata, a riposo, ecco che la botta si è fatta sentire.

Così, dopo 2 ore passate a cercare la posizione, abbiamo deciso di andare al Pronto Soccorso, dove per fortuna, ce la siamo cavata in una mezz'oretta. Risultato: contusione, semplice contusione, nulla alle ossa.

Conseguenza: giornata di festa, niente scuola! (per lei) Noi, a lavorare!

domenica 15 ottobre 2006

La pace (nel cuore)

 Questa canzone mi da l'idea di una speranza che, pur se tutto cambia, non muore mai.


LA PACE (Ron)


Tutto cambia, anche l'amore non c'è più

Tutto passa, il cuore non sanguina più

tutto torna uva e nuvole lontane

un'idea, una luce, un'anima.

Tutto muore anche speranza se ne va

anche inverno che si perde dietro ai vetri.


Fiorirà, si fiorirà

crescerà la pace che ci avvolge

si alzerà su tutti noi

con ali grandi di aeroplani bianchi e lucidi.


E si, è proprio il tempo breve come un lampo

che bugiardo come la luna più del vento

lo so che passerà e avremo nuovi amori

ci crederò che sia per sempre crederò

tutto gira anche quel sole dentro al sacco

e piovve sulla sposa, per lei fu lo stesso.


......


Conosco il fuoco e la poesia

che brucia dentro e fa cantare

conosco la tristezza e l'allegria

ma voglio vincere per te

ma voglio vincere con te


E poi fiorirò, si fiorirò

così io crescerò, io sono amore e te lo do

io mi alzerò sopra di noi

con ali di aquilone via con me ti porterò

e fiorirà, si fiorirà

poi crescerà la pace che ci avvolgerà

e si alzerà insieme a noi

come in un film nel cielo grande voleremo noi.

venerdì 13 ottobre 2006

Anniversario

Venerdi 13 ottobre 2000 - Venerdi 13 ottobre 2006


Sono passati esattamente 6 anni dall'evento che ha cambiato totalmente la mia vita.

Quel maledetto venerdi, mentre tornavo a casa dal lavoro (in quel periodo lavoravo a circa 40 km da casa mia), ero ferma ad un incrocio, la prima di una fila di auto, quando mi vedo arrivare dalla parte opposta alla mia un TIR a tutta velocità, che naturalmente mi ha investita in pieno.

Bè, vi risparmio i particolari, sarebbero troppo agghiaccianti, vi dico solo il risultato di questo bel gesto. 17 fratture: 10 costole, il polso sinistro, 3 fratture al bacino, 2 al femore destro, 1 al femore sinistro; dopo 2 interventi, un po' di titanio inserito qui e là e + di un anno di cure, sono riuscita a riprendere in mano la mia vita.

Questo episodio naturalmente ha cambiato il mio modo di vedere tutto quanto, ha cambiato le priorità. Ora non ho più paura della morte (ma solo del dolore fisico, avendolo provato), e prendo tutto quanto di buono mi viene dalla vita, circondandomi dalle persone e dalle cose che mi piacciono e ignorando quelle che non mi piacciono o che mi possono far male.

Affronto ogni cosa, perchè nascondersi non serve a nulla, e cerco di godere ogni attimo di ogni giorno.

Alcuni pensano che io sia menefreghista ed egoista, altri pensano che sia pazza, ma io mi sento serena, la mia famiglia è serena, e quindi tanto mi basta.


P.S. per esorcizzare l'anniversario, oggi festeggerò, quindi offro anche a voi una fetta di torta virtuale.

mercoledì 11 ottobre 2006

Amore e razionalità

"L'Amore non è razionalità", recitava una canzone di Raf.

Si, forse. Io, essendo molto razionale, non ho mai fatto pazzie in nome dell'amore, ma comprendo, pur non condividendo, chi le fa.

Non le condivido in quanto, molte volte, le pazzie portano a comportamenti che feriscono la persona amata, fino al rischio di rovinare il rapporto. Ritengo inoltre che le "pazzie" nascano fondamentalmente da una base egoistica. Non si pensa alle conseguenze che si provocano.

Comunque... Veniamo alla razionalità. Se l'amore è irrazionale, di conseguenza quando si ragiona allora i casi sono due:

1) si usa la razionalità per cercare di non far soffrire chi si ama, forse privandosi di quel che si desidera pur di non provocare conseguenze disastrose.

2) si usa la razionalità.... perchè in fondo non si ama davvero. In questo caso la persona riesce a "pilotare" i propri sentimenti (se possiamo chiamarli così, ho i miei dubbi su questo) su chi rientra nei propri canoni prefissati. Questo, a mio avviso, non si chiama amore, e forse queste persone non lo hanno mai conosciuto.

domenica 8 ottobre 2006

La prima cena

Eccomi qui a fare il resoconto della cena con i "coscritti".

Intanto, purtroppo non eravamo in molti, solo 8. Parecchi hanno disdetto per motivi vari. Pazienza, sarà per il prossimo anno.

Gli 8 "irriducibili" sono risultati essere (metto solo le iniziali per questione di privacy):

L. la mia migliore amica d'infanzia, la prima, visto che ci siamo frequentate praticamente dalla nascita;

C. una ex carissima amica, con cui ho condiviso molte cose in epoca adolescenziale,  a cui ho dato sempre tanto, ma da cui, nel momento del bisogno ho ricevuto poco. Quindi ora è equiparata a tutti gli altri amici compaesani (sono cattiva quando voglio, e a volte anche quando non voglio, ma son fatta così);

P. con lei ho trascorso gli anni delle elementari, molto divertenti e giocosi, e anche alcuni anni di studio di pianoforte. Lei però è riuscita a completare gli studi, io mi son stufata prima;

Mg. la mia omonima (così ci chiamiamo tra noi). L'unica single del gruppo (ed anche la più carina). Ragazza molto dolce, ma allo stesso tempo molto decisa;

V. un ragazzo, arrivato dal sud mentre si frequentavano le scuole elementari, insieme a suo cugino della stessa età, con cui ho sempre avuto un buonissimo rapporto, pur non frequentandoci molto. Lui ha portato pure sua moglie, che non conoscevo perchè è di un paese poco distante dal nostro, ma è anche lei del 1965 e quindi la benvenuta;

P. "il capobanda", direi in tutti i sensi, queste cene si fanno per merito suo. Lui è un po' il collante. Ieri sera ci ha fatto pure la sorpresa di farci assistere ad una serata musicale del suo gruppo, in cui lui suona la chitarra.

Quindi, dopo una cena a base di pesce, mooooooolto buona (alla faccia della dieta), siamo passati al piano superiore di questo ristorante, dove P. con la sua band suonavano cover degli anni 60.

Forse molti diranno che è banale suonare cover degli anni 60, forse molti diranno che non è musica, ma io posso solo dire che sono molto, molto orgogliosa, perchè dei 7 componenti della band, 3 sono ragazzi che conosco da una vita.

Insomma, è stata una bellissima serata. Peccato per chi non è venuto, faremo in modo di far notare a tutti gli assenti cosa si sono persi. Al prossimo anno, COSCRITTI!!!

sabato 7 ottobre 2006

Stranezze bancarie

Ieri pomeriggio sono stata in banca. Di fronte al bancone c'è un monitor dove campeggia il viso di una guardia giurata che ti guarda. Notando sto video, perchè è un filmato, non una foto, mi sono chiesta: ma questo qui sta tutto il tempo davanti alla telecamera a farsi inquadrare, oppure è una cosa registrata (spero)? E comunque, pur essendo registrato, è comunque rimasto appoggiato a sto muro bianco a farsi riprendere senza muoversi troppo, per almeno 15 minuti (se non di più).

In ogni caso.... a cosa caspita serve un monitor con un filmato del genere?


 

mercoledì 4 ottobre 2006

Autunno=nebbia

invernoE riecco la nebbia, la tanto odiata, ma a volte anche amata nebbia. Le reazioni che provoca in me son due, a seconda dei casi:  se non devo uscire di casa, mi piace guardare dalla finestra e (non) vedere tutto avvolto dal manto nebbioso, persino i rumori sono attutiti.

Se invece son costretta ad uscire, come stamattina (anche se non era così fitta come nella foto), mi da decisamente fastidio, sia per guidare, sia perchè non è così piacevole, sembra di essere immersi nel nulla, si perde l'orientamento.

L'unica consolazione è che quando c'è nebbia al mattino, durante il giorno poi splende il sole.


Buona giornata a tutti!

lunedì 2 ottobre 2006

Dal dottore

Un signore e una signora anziana, nella sala d'aspetto di un dermatologo, parlano del più e del meno.

Il signore dice che al Pronto Soccorso lavorano delle bestie, che non sono in grado di curare la gente.

La signora, molto simpatica, per metà in dialetto e per metà in italiano (vi risparmio il dialetto perchè non lo riesco a scrivere in modo comprensibile), dice:
"Ah, vero! E i dottori di casa? che oggi sanno scrivere solo delle ricette (sarebbero le impegnative, n.d.r.), e non sanno fare altro che dirti di andare al Pronto Soccorso? Mica come una volta, che il dottore di casa sapeva fare di tutto, e ti curava tutto quanto! Mia mamma ad esempio una volta c'aveva quella malattia dei denti, la prrrrrrr..... prrrrrrrea..."

E il signore: "Sì si, la PICIRROSI!".



Sempre la signora, rivolta ad un uomo sui 50 anni che aveva appuntamento dal medico prima di lei: "oh, ma se poi piove, come faccio ad andare a casa? Si fa troppo tardi per me". L'uomo le risponde: "Ma no, la lascio passare, tanto per me la giornata è persa!". Lei gli risponde: "Grazie! Dirò una preghiera per lei, che va in macchina! Non si sa mai cosa potrebbe accaderle!". (L'uomo, girandosi verso la finestra, si è toccato le parti basse).

Etciùùùùùù

Faro


Vi auguro solo una buoda settimada, oggi sodo raffreddadissiba, e ho pure bal di gola e tosse.

 Per caso qualcudo de vuole? Sodo molto gederosa ihihihihihihih (risatida da strega dispeddosa e raffreddada)