mercoledì 25 febbraio 2009

Un angolo di casa

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Questa che vedete è una parete di casa mia. Un pezzo di parete, diciamo, perchè sta tra due finestre del salotto.

Il quadro più grande è un puzzle che ho "messo insieme" un po' di anni fa, metallizzato, quindi bello brillante, credo fosse un 2000 pezzi...

Il quadro che sta sotto invece è il risultato recente del mio impegno mensile durato quasi un annetto, un SAL, così chiamato perchè è un ricamo fatto un pezzo alla volta, a "tappe" (un po' come il giro d'Italia), in contemporanea con altre persone. Le 10 tappe organizzate da
Francesca hanno portato a questo quadro che mi piace molto, e anche se ha molti piccoli particolari, non ho trovato nessuna fatica a ricamarlo (e ho anche avuto la pazienza di aspettare e non finirlo subito, bella prova per me che non ho mai pazienza, no?).

Che dite, è bellina come parete?

giovedì 19 febbraio 2009

Nuovi significati seconda parte

Ecco qui di seguito gli aggiornamenti sui significati di alcuni vocaboli (forniti gentilmente da un'amica, nonchè docente di lettere, che ogni tanto ci porta in ufficio delle nuove "circolari", come le chiama lei ehehehehe). Per chi si fosse perso la prima parte, può ritrovarla cliccando QUI.


ADDENDO - Urlo della folla quando a Nairobi stai per pestare una cacca.

ALUNNO - Esclamazione sfuggita a Papa Leone all'apparire di Attila.

APPENDICITE - Attaccapanni per scimmie.

ASSILLO - Scuola materna sarda.

BALESTRA - Sala ginnica per gente di colore.

BASILICA - Chiesa aromatica.

BIGODINO - Doppio orgasmo.

BUCANEVE - Precisa pisciata maschile invernale.

CALABRONE - Grosso abitante di Cosenza.

CERVINO - Domanda dei clienti all'oste romano.

CONCLAVE - Riunione di cardiinali violenti e trogloditi.

CONTORSIONISTA - Ebreo arrotolato.

COREOGRAFO - Studioso delle mappe della Corea.

CURRICULUM - Gara di gay ai tempi dell'antica Roma.

DISSENTERIA - Attitudine a dir sempre di no.

DOPING - Pratica anglosassone del rimandare a più tardi.

ECCEDENTE - Frase di un dentista latino dopo un'estrazione.

EUFRATE - Monaco mesopotamico.

FANTASMA - Malattia dell'apparato respiratorio che colpisce i forti consumatori di aranciata.

FOCACCIA - Foca estremamente malvagia.

INCUBATRICE - Macchina fabbricatrice di sogni terribili.

LATITANTI - Poligoni con molte, moltissime facce.

LUX - Primo tipo in assoluto di FIAT.

MAREMMA - Nome di una famosa maiala.

MARRON GLACES - Testicoli sotto zero.

MELODIA - Preghiera di una vergine.

MESSA IN PIEGA - Funzione religiosa eseguita da un prete in curva.

NEOLAUREATO - Punto nero della pelle che ha fatto l'università.

OBIETTORE - Ottico fabbricante di obiettivi che se è particolarmente serio viene chiamato "obiettore di coscienza".

PARTITI - Movimenti politici che, nonostante il nome, sono ancora qui.

PIUMONE - Richieste di sporcaccioni veneti mai sazi di sesso.

PREVENIRE - Soffrire di eiaculazione precoce.

RAZZISMO - Scienza che studia i propulsori a reazione.

RAZZISTA - Fabbricatore di missili.

REDUCE - Sovranoc on tendenze di estrema destra.

RIMEMBRARE - L'atto di rimettere al suo posto il "coso" a chi è stato evirato (vocabolo coniato da J.W. Bobbitt).

SALADINO - Biscotto salato con il raffreddore.

SALAME - Tipo di figura che il maiale non vorrebbe mai fare.

SBRONZI - Ubriachi di Riace.

SCIMUNITO - Attrezzato per gli sport invernali.

SCORFANO - Pesce che ha peduto i genitori.

SPAVENTO - Società per azioni eolica.

TACCHINO - Parte della scarpina.

TELEPATIA - Malattia che colpisce chi guarda troppo la TV.

TEMPOREGGIARE - (scusate il francesismo) Scoreggiare andando a tempo (tipico di musicisti poco educati).

TONNELLATA - Marmellata di tonno.

TROIKA - Donna russa di facili costumi.

VIBRATORI - Macchina per vibromassaggio bovino.

VIGILIA - Donna vigile urbano.


Buone risate!

lunedì 16 febbraio 2009

Parlami d'amore

silvio muccinoSasha è un ragazzo di venticinque anni che si affaccia timidamente nel mondo. È cresciuto in una comunità di recupero per tossicodipendenti, figlio di due drogati: il padre è morto presto, la madre l'ha abbandonato in quel girone infernale dove Sasha ha trovato una specie di equilibrio. Lontano dalla vita vera. Estraneo anche al mondo nel quale è stato condannato a formarsi, unico sano tra i malati. E lì, a Borgo Fiorito, ha imparato a prendersi cura dei dolori della gente e si è affezionato a Riccardo - il capo della comunità - come a un padre putativo. E, soprattutto, ha conosciuto Benedetta, una ragazzina sua coetanea, figlia di uno dei benefattori esterni, che ogni domenica va in visita a Borgo Fiorito, portandogli una ventata di quel mondo vero che a lui sembra negato. E inevitabilmente, Sasha si è innamorato di Benedetta. Ora, diventato adulto, è uscito per la prima volta dalla comunità. Sta facendo i primi passi in quel mondo che era un riflesso di Benedetta. E non c'è nient'altro che lei nei suoi pensieri, niente di più confortante, familiare. E Sasha - dopo aver ottenuto dal padre di Benedetta l'incarico di restaurare la grande villa di famiglia - sa di non poter amare nessun altro. Nicole è una donna che ha passato la quarantina. Bella, intelligente, ironica. Ma dopo che l'uomo che amava è morto suicida, Nicole è scappata dalla Francia, ha sposato Lorenzo e ha fatto di tutto per dimenticare chi era e cosa voleva. Si è nascosta alla vita. Ha soffocato i suoi sentimenti. Ha deciso di controllare ogni attimo della sua esistenza. Ha cancellato dalla sua visuale ogni sorpresa. Ma la vita è prepotente. Non tiene conto della volontà degli esseri umani. Lo scontro tra le due macchine è impressionante. Sasha e Nicole sono vivi per miracolo. E forse questa vicinanza con la morte, forse la necessità di prendersi cura di una bastardina che è rimasta coinvolta nell'incidente, costringe Sasha e Nicole a uscire allo scoperto. A mostrarsi. L'uno all'altra. Così come sono. Lo scontro diventa un incontro. Tra due solitudini, tra due paure, tra due fuggiaschi. Sasha e Nicole, senza confessarselo, si riconoscono. Come due simili. E mentre Nicole aiuta Sasha a conquistare Benedetta, l'insegnante e l'allievo creano una intimità di pensieri e di emozioni che non li spaventano, che avvengono naturalmente, senza forzature.


Questa la trama di un film che dal titolo sembrava melenso e banale. Invece Silvio Muccino (gran bel ragazzo, tra l'altro) ha reso benissimo in immagini il suo libro, che io non avevo letto, ma che leggerò presto. Trovo che lui riesca perfettamente in ruoli come questo, ruoli di ragazzo "sano" che è circondato da persone "marce" che dovrebbero farlo crescere male e invece risalta come un fiore.

Non indifferente anche la colonna sonora. Belle canzoni, scelte ad arte.


Bello bello bello! Per chi non lo ha ancora visto, è un film da non perdere!

martedì 10 febbraio 2009

le paure del nuovo millennio

Sì, ho paura! Perchè è venuto a mancare il rispetto per la persona. Perchè dei ragazzi di 13-14 anni si permettono di fare violenza su una coetanea, e oltre alla mancanza di pentimento, c'è anche l'arroganza e la felicità di aver fatto una cosa "ganza".

Ho paura perchè i genitori non hanno più la volontà di impegnarsi per educare i figli, per dar loro dei principi morali, dei valori assoluti e basilari.

Ho paura per chi, come me, invece, ci mette tutto l'impegno per dare questa educazione ai propri figli, così come i nostri genitori, credo tutti, hanno fatto con noi.

I genitori di questi ragazzi quattordicenni sono della mia stessa generazione, e non posso pensare che a loro volta non abbiano avuto un'adeguata educazione da parte dei loro genitori.

Questi ragazzi invece hanno una libertà esagerata, non solo nei divertimenti, ma anche nell'abuso, non solo di alcool, ma anche di droga.

Una volta, e parlo di quando ero ragazzina io e c'era il boom della droga, chi cadeva in questa "morsa", oltre ad emarginarsi, o essere emarginato, era una persona con dei grossi, grossi problemi alle spalle, vuoi dalla famiglia, o anche per carattere debole.

Oggi, questi ragazzi si drogano per divertirsi, per non annoiarsi, perchè non hanno nulla da fare. Lo "sballo" è diventato routine, come bersi un caffè a metà mattina. E le conseguenze sono dar fuoco ad una persona, violentare una ragazza, ammazzare il compagno di scuola e via di seguito.

E hanno anche la sicurezza dell'impunibilità, sia da parte della famiglia, che da parte delle autorità. E mettiamoci anche tutta la pubblcità che ci si crea con questi gesti, prima da parte di loro stessi, che filmano col cellulare e poi pubblicano su internet o si trasmettono tra di loro come fosse una cosa di cui vantarsi, e da parte anche dei media, che danno sempre molto risalto a queste notizie.

Ci vorrebbero delle punizioni esemplari, e a questo punto non solo per chi compie atti di questa violenza inaudita, ma anche per chi non ha saputo (o voluto) educare i propri figli al RISPETTO.

In più, senza dimenticare che gesti come la violenza sessuale sono assolutamente ingiustificabili sempre, io non manderei mia figlia, da sola, a 13 anni, ad una festa senza sapere chi c'è e senza sapere se c'è il controllo di qualche persona adulta...

Io, anche se sono nata e cresciuta in un paese, e in altri tempi, a 13 anni non uscivo la sera, e i miei genitori sapevano sempre dov'ero e con chi. In fondo non ci vuole molta fatica ad applicare queste poche e semplici regole.

Smettiamola di pensare solo a noi stessi, alla carriera, ad essere "belli fuori", e perdiamo un po' più di tempo a parlare con i nostri figli, facciamo lo sforzo continuo, che mai deve calare e cedere, per inculcare in loro il rispetto per loro stessi e per gli altri, persone o animali, o cose pubbliche che siano.

Perdiamo un po' del nostro tempo considerato così "prezioso" per discutere con i nostri figli, per punirli quando sbagliano, cerchiamo di essere sempre presenti per loro, non solo per dar loro soldi che non sappiamo come spenderanno, ma anche per ascoltarli.

E cerchiamo anche di non farli "crescere" troppo presto. Facciamo in modo che possano godersi l'infanzia, così come abbiamo fatto noi. In fondo mi sembra che non siamo cresciuti poi tanto male, no?

Non ho la presunzione di essere perfetta nel mio essere genitore, ma mi impegno ogni singolo giorno a far si che mia figlia possa comprendere e vivere la vita al meglio, e soprattutto in modo sano e nella consapevolezza del rispetto di se stessa e degli altri. 

martedì 3 febbraio 2009

Contagi...

Eccomi qui, non è che mi sia dimenticata del blog eh, ma a parte il fatto che come sapete (e ve ne sarete accorti, credo) non sono più molto presente sul web (chè mi son stufata un po', ecco), le ultime due settimane sono state a dir poco fulminanti, qui a casa mia.

Partendo da 2 sabati fa, io ho passato un paio di notti "in bianco" per la mia solita sciatalgia, e siccome tiro avanti ormai da mesi con sta storia, il mio medico di famiglia ha deciso di darmi una settimana di malattia (tanto per contentare il nano malefico...).

La domenica, mia figlia ha avuto di nuovo febbre alta con raffreddore, mal di gola, tosse, diarrea, vomito e chi più ne ha più ne metta (ha ripreso la scuola oggi, sperando che non faccia ricadute).

Non bastando questo, mercoledi sera mio marito è tornato dal lavoro con la febbre altissima e tutti i sintomi che aveva mia figlia (lui è ancora a casa e ci rimarrà fino a fine settimana).

Per cui per tutta la settimana scorsa nessuno di noi tre è uscito di casa. Per fortuna avevo una bella scorta di generi alimentari, anche se l'unica che riusciva a mangiare ero io. E devo ringraziare mio suocero che ha svaligiato la farmacia per procurarci tutti i farmaci di cui avevamo bisogno.

Io naturalmente ho ripreso il lavoro ieri mattina ma non sono per niente in forma...

Forse dovremmo andare a Lourdes....


Vabbè, consoliamoci con il contagio più positivo di questo periodo, che potrete ammirare andando nel blog della Fucina a vedere le creazioni di mia figlia.