Cioè continuerò a fare le stesse cose, ma da un'altra parte, con altre colleghi/e e un altro "grande capo".
Visto che ho fatto io stessa questa scelta dovrei esserne contenta, e lo sono in effetti, perchè restare dove son stata fino ad oggi non mi piaceva più, sarò strana, ma io riesco anche a divertirmi mentre lavoro, e lì non mi stavo divertendo, e le cose sarebbero sicuramente peggiorate.
Quindi spero che questo cambiamento sia in meglio, ci sono tutti i presupposti perchè lo sia, poi vi saprò dire.
Però (e te pareva che non c'era un però)... a me i cambiamenti non piacciono, quindi anche se ho scelto io di cambiare, sono lo stesso molto agitata. I cambiamenti mi agitano sempre, se potessi non cambierei mai nulla (specialmente se funziona).
Quindi, nei limite del possibile, lo stesso amore, gli stessi amici, lo stesso lavoro, gli stessi colleghi.... che noia mortale eh, ma credo che cercare di mantenere le cose allo stesso modo sia una ricerca di sicurezza che altrimenti mi mancherebbe. E poi sui sentimenti sono un po'.... statica.
Vabbè, bando alle ciance e soprattutto bando ai pensieri caotici e un po' paranoici (ma poco eh), e domani.... via! nuova vita lavorativa!
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), ma se si tratta di pensieri fluttuanti nel limbo della mia mente contorta.... bè, lì di stabilità ce n'è poca, o perlomeno, c'è solo in alcuni periodi (quelli "beati").