Sì, ho paura! Perchè è venuto a mancare il rispetto per la persona. Perchè dei ragazzi di 13-14 anni si permettono di fare violenza su una coetanea, e oltre alla mancanza di pentimento, c'è anche l'arroganza e la felicità di aver fatto una cosa "ganza".
Ho paura perchè i genitori non hanno più la volontà di impegnarsi per educare i figli, per dar loro dei principi morali, dei valori assoluti e basilari.
Ho paura per chi, come me, invece, ci mette tutto l'impegno per dare questa educazione ai propri figli, così come i nostri genitori, credo tutti, hanno fatto con noi.
I genitori di questi ragazzi quattordicenni sono della mia stessa generazione, e non posso pensare che a loro volta non abbiano avuto un'adeguata educazione da parte dei loro genitori.
Questi ragazzi invece hanno una libertà esagerata, non solo nei divertimenti, ma anche nell'abuso, non solo di alcool, ma anche di droga.
Una volta, e parlo di quando ero ragazzina io e c'era il boom della droga, chi cadeva in questa "morsa", oltre ad emarginarsi, o essere emarginato, era una persona con dei grossi, grossi problemi alle spalle, vuoi dalla famiglia, o anche per carattere debole.
Oggi, questi ragazzi si drogano per divertirsi, per non annoiarsi, perchè non hanno nulla da fare. Lo "sballo" è diventato routine, come bersi un caffè a metà mattina. E le conseguenze sono dar fuoco ad una persona, violentare una ragazza, ammazzare il compagno di scuola e via di seguito.
E hanno anche la sicurezza dell'impunibilità, sia da parte della famiglia, che da parte delle autorità. E mettiamoci anche tutta la pubblcità che ci si crea con questi gesti, prima da parte di loro stessi, che filmano col cellulare e poi pubblicano su internet o si trasmettono tra di loro come fosse una cosa di cui vantarsi, e da parte anche dei media, che danno sempre molto risalto a queste notizie.
Ci vorrebbero delle punizioni esemplari, e a questo punto non solo per chi compie atti di questa violenza inaudita, ma anche per chi non ha saputo (o voluto) educare i propri figli al RISPETTO.
In più, senza dimenticare che gesti come la violenza sessuale sono assolutamente ingiustificabili sempre, io non manderei mia figlia, da sola, a 13 anni, ad una festa senza sapere chi c'è e senza sapere se c'è il controllo di qualche persona adulta...
Io, anche se sono nata e cresciuta in un paese, e in altri tempi, a 13 anni non uscivo la sera, e i miei genitori sapevano sempre dov'ero e con chi. In fondo non ci vuole molta fatica ad applicare queste poche e semplici regole.
Smettiamola di pensare solo a noi stessi, alla carriera, ad essere "belli fuori", e perdiamo un po' più di tempo a parlare con i nostri figli, facciamo lo sforzo continuo, che mai deve calare e cedere, per inculcare in loro il rispetto per loro stessi e per gli altri, persone o animali, o cose pubbliche che siano.
Perdiamo un po' del nostro tempo considerato così "prezioso" per discutere con i nostri figli, per punirli quando sbagliano, cerchiamo di essere sempre presenti per loro, non solo per dar loro soldi che non sappiamo come spenderanno, ma anche per ascoltarli.
E cerchiamo anche di non farli "crescere" troppo presto. Facciamo in modo che possano godersi l'infanzia, così come abbiamo fatto noi. In fondo mi sembra che non siamo cresciuti poi tanto male, no?
Non ho la presunzione di essere perfetta nel mio essere genitore, ma mi impegno ogni singolo giorno a far si che mia figlia possa comprendere e vivere la vita al meglio, e soprattutto in modo sano e nella consapevolezza del rispetto di se stessa e degli altri.